AVERSA. Triumvirato a capo del Partito Democratico aversano. Il segretario cittadino uscente Mariano DAmore non perde la propria poltrona, ma i bindiani gli impongono due badanti: il presidente, nella persona di Nicola Vargas, e il vicecoordinatore cittadino nella persona di Luca Nugnes.
A questa decisione si è giunti dopo diverse ore di trattative alla fine delle quali si è deciso di non votare: insomma, i democratici decidono a tavolino chi deve essere a guidarli nel prossimo futuro in vista di un anno che si preannuncia decisivo per la sopravvivenza di quello che, sulla carta, è ancora il primo partito del centrosinistra. Una decisione che lascia basiti per il grado di carenza di democrazia interna raggiunta. Insomma, siamo, a quanto è dato sapere, ai signori delle tessere che giocano con un patrimonio storico e ideale con il rischio concreto di distruggerlo, renderlo vacuo.
I bindiani hanno dichiarato di aver accettato questa sorta di compromesso per non spaccare il partito ulteriormente. In politica, però, ogni tanto si deve anche osare. Ora ci toccheranno, dopo lestate, le primarie. Chi vorrebbe una corretta alternanza tra i due poli, spera che non si ripeta la storia di cinque anni fa, quando il centrodestra si scelse anche lavversario da battere, partecipando in massa alle elezioni del centrosinistra. Questa volta, però, si vorrebbero inserire dei correttivi per impedirlo: diritto di voto solo ai tesserati ai partiti che vi partecipano e agli iscritti a specifiche associazioni di area indicate dai partiti stessi.
Intanto, proprio in prospettiva delle elezioni, si devono registrare le dichiarazioni del capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli proprio nel corso del congresso sezionale del Partito Democratico. Per lex parlamentare non esistono più le ideologie, ma le persone che sono in grado di risolvere i problemi reali. Da qui unapertura ai democratici in prospettiva dellappuntamento per le amministrative della primavera 2012.