AVERSA. Linterpartitico di maggioranza, fissato per lunedì 18 aprile e che aveva in discussione la programmazione urbanistica cittadina, è stato spostato a data da destinarsi.
La decisione è stata presa direttamente dal primo cittadino di Aversa, Domenico Ciaramella, che lha motivata con lesigenza di avere un chiarimento politico tra le forze di maggioranza. Ho la necessità di sapere dai segretari dei partiti che mi sostengono ha dichiarato il sindaco se cè ancora una maggioranza coesa e con i medesimi obiettivi in vista della conclusione della Consiliatura. Le perplessità del primo cittadino derivano principalmente da malumori emersi allinterno del Partito della Libertà ed inerenti sia il paventato rimpasto allinterno della Giunta Comunale sia la recente querelle Golia Di Santo.
Questo il comunicato emesso dallufficio stampa del primo cittadino normanno. Un comunicato che, di fatto, ripropone gli interrogativi che da queste colonne erano stati avanzati nella giornata di domenica, quando si è evidenziato che i malumori in seno al Popolo della Libertà sono tantissimi, tanto che qualcuno parla, criticamente, di Popolo delle Liti, facendo riferimento allacronimo Pdl. Si rischia, infatti, nello stesso partito del primo cittadino di vedere schierate almeno tre diverse fazioni interne che potrebbero mettere in serio pericolo lapprovazione dello strumento contabile programmatico per il 2011 e quello consuntivo per il 2010.
Due adempimenti dai quali dipende anche la possibilità di movimento dellesecutivo nellespletare le proprie attività. Accanto a questo aspetto legato alla possibilità o meno di effettuare un rimpasto in giunta, rimpasto che ad un anno dalla conclusione del mandato non è certamente auspicabile, fosse solo per il bene della città, cè quello relativo alla mai sopita querelle tra gli architetti Antonio Di Santo (dirigente dellarea tecnica e amico del sindaco, oltre a rappresentare il partito del vicesindaco Nicola De Chiara, il Gruppo della Libertà) e Nicola Golia (coordinatore cittadino del Popolo della Libertà e vice presidente dellamministrazione provinciale di Caserta). Questultimo, in particolare, non avrebbe ritenuto bastevoli le scuse pubbliche di Di Santo e ne avrebbe chiesto lallontanamento. E forse proprio questo potrebbe essere il vero casus belli che, come era stato facile anticipare, vede divisi due dei massimi dirigenti locali del partito di maggioranza relativa.
Il tutto va coniugato con lincertezza del futuro politico del primo cittadino che non ha ancora visto riconoscersi un nuovo ruolo per quando finirà il mandato nella primavera del 2012. Insomma, con questo atto di rinvio, Ciaramella sembra aver dato inizio alla resa dei conti nel centrodestra.