CASAL DI PRINCIPE. Una nuova giornata allinsegna della legalità e dello sviluppo su terreni confiscati alla camorra a Casal di Principe.
Nel Centro di agricoltura sociale Antonio Di Bona, promosso da Agrorinasce e la cooperativa sociale Eureka onlus sui terreni confiscati a Sebastiano Ferraro, sono state raccolte le prime scarole e prodotto del miele.
Erano presenti allevento, oltre allAmministratore Delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci, lassessore provinciale allagricoltura Ettore Corvino, il vicesindaco del comune di Casal di Principe, Maria Rosaria Madonna e lassessore ai beni confiscati, Antonio Palmese, il referente provinciale di Libera Valerio Taglione, ed inoltre i rappresentanti delle forze dellordine, cittadini, familiari, associazioni e cooperative sociali.
Simbolicamente ad avviare il raccolto, con taglio della prima scarola, Salvatore di Bona, figlio di Antonio, vittima innocente di camorra, hanno poi proseguito nella raccolta tutti i partecipanti e le scuole intervenute per aiutare i ragazzi della cooperativa. E stato presentato poi il progetto di agricoltura biologica avviato sugli stessi terreni da qualche settimana e quello di apicoltura.
Siamo contenti che stamattina si è aggiunto un altro tassello al mosaico di ricostruzione del nostro territorio dice Mirella Letizia, presidente della cooperativa sociale Eureka lagricoltura biologica è un grande passo avanti ed avviarla a Casal di Principe rappresenta una doppia conquista.
Siamo felici di accompagnare lopera della cooperativa sociale Eureka e di tutti i suoi soci dichiara Giovanni Allucci nella gestione dei terreni agricoli e nelle attività lavorative. A breve incrementeremo la produzione agricola su altri terreni confiscati alla camorra, in modo che altri giovani possano avere occasioni di lavoro. Continueremo a farlo in memoria di Antonio Di Bona, un grande lavoratore agricolo ucciso barbaramente dalla camorra.