CASERTA. Abuso della vostra attenzione, per chiarire un concetto che ritengo fondamentale e, come sempre, con assoluta chiarezza non mi sottraggo ad alcun tipo di argomentazione.
Sul discorso del possibile passaggio con me di esponenti della maggioranza di centrosinistra che ha ridotto in uno stato comatoso la nostra città, bastano poche parole per ribattere: assurde e inesistenti calunnie di chi ha già esaurito gli argomenti per contrastare il progetto vincente della mia coalizione di centrodestra. Sia ben chiaro, la mia amministrazione non avrà nulla a che vedere con la gestione di Petteruti, che ho contrastato con tutte le mie forze da consigliere di opposizione negli ultimi cinque anni, e non avrà nulla a che vedere con un modo di gestire la cosa pubblica che appartiene ad una visione vecchia e superata per cui un uomo solo al comando poteva permettersi il lusso di fare tutto ciò che voleva senza dar conto a nessuno.
La verità è un’altra: c’è una fuga dal centrosinista in questa città, è in atto una rivoluzione culturale per cui persone per bene che avevano appoggiato il centrosinistra si rendono conto che quella è stata un’esperienza di governo fallimentare e dannosa: a Caserta, in Campania e a livello nazionale. Io, a differenza dei miei competitor non ho promesso nulla a nessuno e non darò nulla a nessuno, io ho elaborato con fatica e umiltà un programma di governo che, a differenza dei miei principali avversari, si lega ad un’idea precisa ed è accompagnato da un simbolo, il Pdl, e una coalizione, quella di centrodestra.
Mentre gli altri si vergognano di indicare sui manifesti i partiti che li rappresentano io rivendico con orgoglio l’appartenenza al Pdl e ringrazio tutti i partiti, anche questi con simboli e identità ben precise, ad iniziare dall’Udc, che hanno deciso di lavorare su un progetto comune. Non a caso il mio motto è: un’altra Caserta è possibile, dove altra sta a significare assolutamente diversa dai Petteruti, dai rimescolatori di casacche, dai carrettieri, dai capaci di qualsiasi cosa e dagli incapaci per professione. Una Caserta in cui non conta essere guidatori di Ferrari o di cinquecento perchè a di là dell’auto che si guida è importante avere come carburante onestà e correttezza.
Una Caserta in cui, indipendentemente dal fatto che si è assessori ai mercati oppure operatore di mercato, si può sempre contribuire al benessere comune mettendo disinteressatamente in campo le proprie capacità. E questo perchè noi non facciamo una battaglia contro qualcuno o qualcosa, noi ci battiamo per costruire e rinfodare Caserta, non per distruggere. A distruggere Caserta ci hanno già pensato altri. La mia, insomma, sarà una Caserta nuova, migliore e soprattutto di tutti i casertani. Ora, sia ben chiaro, il mio programma e la mia idea di città, chiaramente marcata e orgogliosamente caratterizzata dal progetto del Pdl e dello schieramento di centrodestra, sta costituendo una speranza anche per le persone per bene che si sentono tradite dal centrosinistra.
Come dicevo questa è una rivoluzione culturale che parte dal fallimento del centrosinistra e di chi lo rappresenta che non ha più credibilità nemmeno nel suo stesso schieramento. Io ringrazio anche queste persone per la fiducia che vorranno riporre in me: non ho promesso loro nulla, nulla avranno, se non la garanzia di un mio impegno per una Caserta diversa e migliore. Insomma tutti insieme volteremo pagina e Caserta potrà finalmente recuperare dignità, credibilità, efficienza e vivibilità. Io ci credo con tutte le mie forze, voi pure e sono certo che la stragrande maggioranza della gente sarà con noi. Per questo rivolgo un appello ad aderire al progetto del Pdl e del centrodestra anche dando un sostegno civico attraverso il voto. Così facendo, vinceremo al primo turno e potremo metterci subito al lavoro nell’interesse comune, per una città finalmente condivisa.
La garanzie della realizzazione di tutte queste cose sarò io, che saprò fare sintesi tra le diverse anime della coalizione, ascoltando tutti e prendendomi tutte le responsabilità che il ruolo mi impone. Ho dimostrato neglio anni, nonostante qualcuno, in mala fede, voglia far appariren la lealtà, la corenza e lonestà intellettuale e politica come segni di debolezza, di saper amministrare e di saper decidere supportato da un consenso elettorale sempre crescente.
Per questo e solo per questo, mi candidato a governare la mia città, che non ho mai tradito e che quando nel 2006 tutti scappavano io ho continuato a rappresentare (avevo solo da perdermii a candidarmi) tra i banchi dellopposizione, risultando il primo eletto tra oltre novecento candidati. Quindi avanti tutta, perchè un’altra Caserta è possibile.
Pio Del Gaudio