Macrico, Marino: “Decida chi è investito dal voto popolare”

di Redazione

 CASERTA. Il candidato sindaco del centrosinistra, Carlo Marino, non potrà partecipare, a causa di impegni già presi, alla riunione sul Macrico con gli altri candidati, …

… convocata per oggi dal commissario straordinario del Comune. In una lettera aperta, Marino spiega pubblicamente la sua posizione sia sul Macrico sia sui principali temi dello sviluppo della città. “Nel mio ruolo di candidato sindaco della coalizione di centrosinistra – esordisce – scelto attraverso la democratica procedura di elezioni primarie, ho compiuto ogni sforzo per arricchire la mia campagna elettorale di contenuti di natura programmatica finalizzati al raggiungimento di obiettivi di sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Le scelte programmatiche emerse da tale percorso appaiono in grado da un lato di soddisfare i bisogni urgenti della cittadinanza e dall’altro di creare le condizioni e di perseguire livelli di stabilità della crescita economica e sociale della nostra collettività”. In questo scenario, Marino rileva “alcuni aspetti di merito, in quanto probabili oggetto di decisioni politiche ed amministrative, che rischiano di essere frettolosamente prese in questi giorni di piena campagna elettorale”.

E poi spiega: “Mi riferisco, anzitutto, al discorso del Nuovo Policlinico di Caserta, su cui la lunga assenza delle amministrazioni interessate (Regione, Provincia e Comune, ma anche Ministeri) hanno condotto alla insostenibile situazione di stasi e di incertezza che oggi viviamo. Ma mi riferisco anche al tema dei trasporti: anche qui la lunga assenza da parte del governo della città genera grande incertezza sul fondamentale assetto di tali strutture. Mi riferisco, infine, agli obiettivi del programma Piu Europa: il tema è di fondamentale importanza per la nostra città, che non può assolutamente rinunciare alla acquisizione e valorizzazione dell’area del Macrico, declassando un intervento di natura strategica ad una somma di interventi, la cui ventilata definizione di Piano B ha tutto il sapore di accettare il marchio di infamia di una città di serie B”.

Il candidato sindaco guarda al futuro del Macrico: “Ben più alte sono le aspettative che la città si attende da questo intervento; il programma messo a punto nel corso della mia campagna elettorale conferma la volontà che molte funzioni di carattere ambientale, sociale e culturale possano riempire di contenuti il progetto di questa area. Sfumata la temeraria quanto illusoria partecipazione al programma degli interventi nell’ambito del 150° anniversario della Unità di Italia, resta il forte convincimento che possono essere ospitate nell’area funzioni che siano anche in grado di generare l’utilizzo di risorse, aggiuntive a quelle del Programma PIU Europa, tali da ammortizzare l’elevato costo di acquisto dell’area. Mi riferisco anche alla partecipazione diretta della Provincia di, ma anche e soprattutto al coinvolgimento di risorse private, non in termini – sia chiaro – di attività di edilizia (pubblica o privata che sia), ma soltanto in termini di attività che possano generare in fase di gestione flussi di cassa in grado di ripagare investimenti privati nella realizzazione di opere pubbliche, abbattendo anche i costi di Iva”.

Netta la conclusione della lettera di Marino: “Ebbene, su tali temi di merito, è giusto che ogni decisione venga presa con la presenza di una guida politica della città legittimata non da provvedimenti amministrativi ma dal voto popolare”.

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