SALERNO. Seconda udienza dell’incidente probatorio sul caso Claps al Tribunale di Salerno. Davanti al gip, Attilio Franco Orio, è stato simulato l’omicidio di Elisa Claps, la ragazza di Potenza scomparsa 17 anni fa.
Per la ricostruzione è stato utilizzato un manichino, accoltellato in più punti, e con gli indumenti tagliati. Presente in aula anche la madre di Elisa, Filomena Iemma, che, in lacrime, ha lasciato l’udenza per qualche minuto. La donna ha voluto essere presente nonostante le pressioni del suo legale, Giuliana Scarpetta, che l’aveva avvisata che la giornata sarebbe potuta essere persino più difficile rispetto alla prima udienza dell’incidente probatorio, lunedì, quando in aula furono proiettate foto relative ai resti di Elisa.
Mamma Filomena ha retto fino al momento della ricostruzione, quando, con gli occhi pieni di lacrime e il viso addolorato, per qualche minuto ha anche lasciato l’aula. La simulazione è avvenuta durante la presentazione della perizia merceologica di Eva Facchi che ha dimostrato come, chi ha ucciso Elisa, si accanì poi sui suoi indumenti, tagliandoli. Presente anche il legale della difesa di Danilo Restivo, unico indagato per la morte della ragazza, Mario Marinelli.
Il corpo di Elisa Claps fu scoperto almeno un anno prima del ritrovamento ufficiale del 17 marzo 2010. Lo confermerebbe la perizia eseguita dal consulente Alessandro Travaglini, secondo cui i resti della studentessa sono stati svelati dal materiale vario che li ricoprivano e poi ricomposti. “Siamo di fronte a perizie ‘spettacolari’ – le definisce il medico legale Francesco Introna, presente questa mattina all’incidente probatorio – sono state eseguite tutte con grande scupolosità e stanno confermando tutto l’impianto ipotizzato in precedenza. Ogni tassello sta andando al suo posto e il quadro va ricomponendosi”.