MILANO. Notte di panico a Settala, nell’hinterland milanese, dove decine di residenti della zona di viale Brianza si sono rivolti al 118 per segnalare un forte fastidio agli occhi, irritazione alla gola e problemi respiratori, …
… che in mattinata si è scoperto essere dovuti con ogni probabilità ai miasmi e ai fumi sprigionatasi da un potente diserbante sparso in modo scorretto da un agricoltore in un campo della zona. Dalle 22 di mercoledì, quando sono arrivate al 118 le prime richieste di soccorso, fino alle 4 di giovedì mattina la situazione nella zona interessata è stata molto difficile per l’intensità dei miasmi che sono poi via via scemati. Poi la situazione è rientrata nella normalità; le 14 persone che erano state trasportate negli ospedali della zona sono già state tutte dimesse. Sul caso indagano i carabinieri con l’ausilio degli specialisti dei vigili del fuoco e dei tecnici della Asl.
Le prime telefonate al 118 di cittadini che lamentavano fastidi sono arrivate intorno alle 22 dalla zona di Premenugo, a Settala, comune a est di Milano. A tutti coloro che hanno chiamato, gli operatori del 118 hanno consigliato di rimanere in casa con le finestre ben chiuse. Poi è scattato il piano dei soccorsi, in previsione di una possibile nube tossica, con l’intervento dei mezzi del 118 per le grandi emergenze e dei tecnici dell’Arpa. Si è anche pensato di evacuare i cittadini di Premenugo: in Comune erano già pronti ad accogliere chi avesse dovuto lasciare temporaneamente la propria casa, o ad allestire una tendopoli, ma per fortuna non è stato necessario.
“La situazione nella zona di Viale Brianza è per fortuna sotto controllo e l’allarme è rientrato”, ha annunciato giovedì mattina Enrico Sozzi, il sindaco di Settala. “Sono stato sul posto fino alle quattro di questa mattina – spiega il sindaco – insieme ai Vigili del Fuoco e ai tecnici del’Arpa per controllare la situazione. Effettivamente fino alle due di notte il bruciore agli occhi e alla gola era insopportabile, ma non si è trattato di una nube tossica, non c’è stata alcuna nube tossica. Si è trattato dei vapori e dei miasmi di un diserbante sparso in un campo arato nella zona, in una Cascina nelle vicinanze. La persona che ha compiuto l’operazione doveva sistemare il prodotto e poi ricoprirlo con almeno 20 centimetri di terra, ma evidentemente, come sembra emergere dalle prime indagini, parte del diserbante è stato sparso senza ricoprirlo e ciò ha causato nell’aria i miasmi. Il campo è poi stato arato e il prodotto ricoperto”. Il sindaco ha spiegato infine che 14 persone sono state costrette a ricorrere alle cure in ospedale, ma sono state dimesse.