Civitas segnala un’altra discarica in Via Sauda

di Redazione

 MADDALONI. “Ancora una volta ci tocca denunciare una altra discarica a cielo aperto. L’ennesimo sversamento incontrollato che riguarda questa volta rifiuti di vario genere, cavi elettrici, pneumatici, frigoriferi, armadi, schermi a tubo catodico …

… dove soprattutto nei vecchi tubi venivano impiegati per i fosfori materiali tossici. L’implosione o comunque la rottura del vetro causa la dispersione di questi materiali. Nello smaltimento del tubo si deve tenere conto della presenza di piombo, che è considerato un elemento inquinante, ed infine l’ amianto, abbandonati nelle nostre campagne di Via Sauda. Già nelle ultime notizie da parte della carta stampa, veniva riportato che alcuni extracomunitari incendiavano grosse quantità di cavi elettrici per recuperare il rame contenuto in essi, ma sprigionando un alto quantitativo di diossina. Una situazione che si aggrava giorno dopo giorno e che a tratti rende difficile il passaggio veicolare di coloro che in quella zona di Maddaloni lavora i campi e coltiva prodotti per le nostre tavole”.

Il presidente Alessandro Cioffi dell’associazione “Civitas è” va nuovamente all’attacco, condannando senza mezzi termini le discariche abusive in città. Questa volta tocca un tasto dolente, quello dei prodotti vegetali per alimentazione. Ancora una volta la Civitas si rivolge al sindaco, nel tentativo che si liberi al più presto l’area interessata.

“Da mesi – sostiene Cioffi – denuncio la gravità del fenomeno delle discariche abusive in città, ma inutilmente. Le discariche abusive sul nostro territorio davanti agli occhi degli increduli cittadini. Il sindaco Cerreto non vuole proprio considerare la gravità dei fatti. Alle richieste di intervento, replica con querele alla mia persona. Via Sauda è ridotta ad un immondezzaio. Quella delle discariche abusive – continua – è divenuta una priorità su cui intervenire: esse non posso essere addebitate alla trascuratezza o allo scarso senso civico di una parte della cittadinanza, ma sono certamente riconducibili a qualche mano occulta, che riesce a sfuggire ad ogni controlli. Ammesso che ci siano. Da tempo – conclude il presidente Cioffi – le campagne nel tratto interessato agli scarichi sono martoriate riportando seri problemi alla nostra salute. Già dalle ultime statistiche Sebiorec, la nostra zona rientra in quelle aree, con un alto tasso di diossina del sangue e nel latte materno. Già nelle prime ore di vita, i bambini assumono senza il proprio volere diossina, tramite l’allattamento. Nonostante le segnalazioni, nessuno sembra interessato a risolvere il problema. Richiamo il Sindaco e l’assessore all’ambiente alle loro responsabilità, affinché intervengano nella veste di massima responsabilità sanitaria sul territorio. Tale situazione, pregiudica lo stato delle nostre campagna e segna un gravissimo allarme nella popolazione per il pericolo dei fumi nocivi tossici, che si sprigionano quando i materiali incriminati vengono bruciati senza controllo”.

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