Colombiano: corteo e comizio in piazza

di Pina Vitolo

Colombiano e BocchinoSAN MARCELLINO. Accolto da un applauso ininterrotto, il candidato sindaco dell’Ancora, Anacleto Colombiano, e i candidati della lista sono giunti in corteo da via De Paola fino a piazza Municipio, dove, nella serata di mercoledì 27 aprile, è stato allestito un palco per la presentazione della coalizione.

A riempire la piazza, una folla di simpatizzanti e di sostenitori che ha visto aprire la manifestazione con i saluti del presidente dell’Ancora, professor Ettore Cantile, il quale ha presentato uno ad uno i singoli candidati. Chiamati in ordine alfabetico, tra un po’ di emozione, i 16 candidati si sono disposti sul palco ed hanno accolto con enorme entusiasmo e simpatia il primo uomo della lista.

“Dove c’è sinergia c’è soluzione”. Queste le prime parole pronunciate da Colombiano, il quale ha spiegato: “Il mio motto è proprio questo perché credo che assieme possiamo fare tante cose per il nostro paese e sperare che, dopo il degrado degli ultimi anni, possa tornare in competizione con gli altri paesi dell’agro aversano”.

Dopo aver tracciato le linee guida del programma e aver fatto una serie di ringraziamenti, il presidente Cantile, insieme ai tanti giovani sostenitori, hanno regalato un piccolo momento a Colombiano: un video che aveva come protagonisti vari giovani che spiegavano perché votare la lista Ancora. Commosso ed entusiasmato dalla sorpresa, Colombiano ha continuato il suo discorso spiegando anche cosa si intendesse con il loro simbolo: “Un’Ancora che, se la guardiamo bene, – ha precisato Colombiano – al suo interno ha due lancette che ricorda la vecchia coalizione dell’ Orologio, che aveva al capo un grande uomo del nostro paese, il compianto Luciano Dongiacomo. E dall’altra si nota una Bilancia, per ricordare appunto l’altro grande movimento politico del nostro paese. Infine – spiega il candidato sindaco – vi è una croce per ricordare i valori cristiani in cui noi crediamo”.

A concludere la serata è stato l’intervento del dottor Luigi Bocchino: “Ringrazio tutti quanti ci sono vicini e ci danno fiducia. Colgo l’occasione per esprime il mio dispiacere di non aver accanto a me l’amico di sempre Francesco D’Angiolella, verso il quale nutro stima e rispetto. Vogliamo dar vita ad una politica che venga dal basso – conclude Bocchino – per ridare al nostro paese l’ordinaria amministrazione e per iniziare un nuovo periodo che sancisca un patto di responsabilità tra chi amministrerà e chi sarà amministrato, per costruire un corpo sociale coeso in grado di sostenere le sfide del tempo futuro e di proporre un sogno possibile agli abitanti di San Marcellino”.

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