VILLA LITERNO. Provo grande pena per il mio avversario che, non sapendo cosa dire, nel suo comizio si diletta a calunniare la mia famiglia.
Liquida così le accuse del suo avversario Nicola Ucciero, il candidato sindaco di Progetto Villa Literno, Nicola Tamburrino. Mi rendo conto che Fabozzi gli ha organizzato il comizio e lui, che non conosce Villa Literno, perché non ha mai vissuto nel nostro paese ha detto Tamburrino non potendo parlare dei problemi che vive la nostra comunità e delle possibili soluzioni, non ha saputo fare di meglio che attaccarmi. Tamburrino punzecchia il suo avversario sulle questioni da lui stesso sollevate. La mia famiglia ha unimpresa da sempre ha detto più strano, invece, è quando un professore si diletta a comprare e vendere dei terreni .
Il portacolori di Progetto Villa Literno tocca la questione della composizione della lista. Il nostro è un progetto civico che contiene al suo interno tante anime differenti che fanno riferimento a diversi leader politici provinciali e regionali che ci permettono di poter avere uninterlocuzione varia tutta a vantaggio della comunità di Villa Literno ha detto quello che è lo spirito della nostra lista è chiaro a tutti, non ci sono fraintendimenti. Lo stesso non si può dire per i nostri avversari che hanno costruito un calderone confusionario. Lesempio lampante è la vicenda dellUdc. Mentre Ucciero si sperticava a tessere le lodi al partito, dalla segreteria provinciale arrivava netta la presa di distanza dal figlioccio di Fabozzi. Ucciero si deve rendere conto che non si trova nei salotti di Roma dove giocava a fare il leader di partito. Qui cè bisogno di approcciarsi in maniera energica e pratica ai problemi della città, ma, purtroppo, è anche vero che lui non conosce le esigenze di questa terra perché non ha mai vissuto a Villa Literno.