AVERSA. Mentre si ha notizia che il sindaco Domenico Ciaramella è stato dimesso dallospedale dopo lennesimo ricovero e che martedì 10 maggio parteciperà alla seduta di giunta, …
… alla luce della crisi che sta attraversando la maggioranza consiliare, dopo il Gruppo della Libertà, anche il gruppo consiliare dellUdeur, rappresentato da Adolfo Giglio, sospende la propria attività politico-amministrativa in attesa di chiarimenti.
Questo il comunicato del Campanile: Il gruppo Udeur di Aversa, col suo rappresentante in consiglio comunale Adolfo Giglio, viste le continue polemiche di questi giorni col sindaco convalescente, non può non intervenire per prendere atto dello stato di sofferenza che sembra aver investito tutti i rappresentati di ogni partito nonché i consiglieri comunali e gli assessori.
Ci sembra quanto meno irrispettoso e poco delicato nei confronti del sindaco in cagionevoli condizioni di salute questo comportamento aggressivo e non si può non essere daccordo col Gruppo della Libertà che si autosospende dalle attività amministrative e politiche. Nellesprimere solidarietà al vicesindaco De Chiara, constatato il livello di guardia raggiunto che investe gli uomini anche sul piano personale con litigi vari, rappresaglie, minacce di ritorsioni e quantaltro di sgradevole sta succedendo (augurandoci che si possano ripristinare le condizioni di vivibilità politiche e comportamentali di ognuno), lUdeur sospende tutte le attività politiche e amministrative in attesa di un generale chiarimento politico a tutti i livelli.
Nel caso non ci fossero le condizioni per la continuazione della consiliatura non rimane altro da fare, per il bene della città, rimettersi alle urne col libero voto. A poco meno di un anno dalle elezioni del 2012 non possiamo ritornare sempre sugli stessi argomenti, se cè stato nel passato passaggi da un versante allaltro non si può non rilevare che oggi la coalizione è addirittura diversa per formazioni politiche che a quanto sembra continuano a dare lezioni sul da farsi minacciando a ogni piè sospinto di uscire dalla maggioranza.
Probabilmente, viste le spinte contrastanti di ogni tipo e ormai la totale incomunicabilità politica e umana tra tutti gli interlocutori in campo, non rimane altro che il ritorno alle urne di modo che ognuno potrà parlare legittimato dagli elettori della nostra città. Questo minuetto stucchevole con variazioni sul tema da musicanti della politica ha snervato tutti. I cittadini vogliono risposte concrete, sono nauseati da certi comportamenti da parte di chi non si è mai confrontato personalmente con gli elettori.
La politica è un servizio, non esercizio di prevaricazione e di vendetta. Evidentemente per ricorsi storici è dimostrato che il potere dà alla testa facendo sentire qualcuno padrone del destino di ogni aversano.