AVERSA. Finalmente Vincenzo Palumbo è stato dimesso ed è a casa circondato dallaffetto dei familiari. Era ricoverato da sette mesi in un letto del reparto di medicina del nosocomio di Piedimonte Matese, …
… assistito costantemente dalla moglie, dopo essere stato efficacemente trattato per circa un mese dai sanitari della rianimazione di quel nosocomio. Affetto da anni da atrofia multisistemica cerebellare, colpito da una gravissima crisi respiratoria, il 18 ottobre 2010 Palumbo aveva fatto ricorso alle cure del pronto soccorso del San Giuseppe Moscati, da dove per mancanza di posti letto- era stato poi trasferito nel reparto di rianimazione e terapia intensiva dellospedale di Piedimonte Matese.
Palumbo doveva e poteva tornarsene a casa fin dal 22 novembre, dove sarebbe stato sì costretto permanentemente a letto (come accade da oltre un decennio) confortato, però, dallaffetto di tutti i familiari e assistito dagli specialisti della rianimazione dellospedale Moscati. Per mancanza di fondi la dimissione in cure domiciliari, chiesta esplicitamente dai responsabili del nosocomio, non cera stata anche se, a conti fatti, lassistenza domiciliare avrebbe ridotto in maniera notevole i costi rispetto a quelli imposti allazienda dalla degenza ospedaliera.
La storia raccontata in video, da Pupia, dal figlio Antonello era stata ripresa dalla rubrica del Tg5 LIndignato Speciale di Andrea Pamparana, creando, stando a quanto raccontato dagli interessati, una certa agitazione tra i responsabili dellazienda sanitaria. Ma non era bastato. La pubblicizzazione dellennesimo caso di malasanità non aveva avuto successo, però gli specialisti della rianimazione dellospedale Moscati si erano offerti per assistere Palumbo a domicilio, a titolo gratuito. Un gesto di umanità, di solidarietà e di civiltà che probabilmente ha dato la spinta decisiva alla soluzione giacché Vincenzo Palumbo è stato finalmente dimesso ed è a casa, in assistenza domiciliare. Garantita non dagli specialisti aversani ma da un rianimatore in servizio allospedale di Maddaloni e da un infermiere professionale.