E’ “strage” nell’Opg di Aversa: un altro internato morto

di Redazione

Opg AversaAVERSA. Un’altra morte nell’Opg di Aversa. A soli pochi giorni dal suicidio di un’internato, nella struttura del casertano muore un uomo di trenta anni.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sembrerebbe morto per soffocamento. Le indagini sono ancora in corso. L’uomo avrebbe avuto difficoltà a deglutire e sarebbe deceduto nel tardo pomeriggio di lunedì 9 maggio. E’ il quarto decesso, dall’inizio dell’anno, nell’ospedale psichiatrico giudiziario “Saporito”. I precedenti tre episodi hanno riguardato dei suicidi: lo scorso 6 maggio un 33enne si è impiccato nella sua cella; l’11 aprile un romeno di 58 anni, recluso da circa otto anni, si impiccò nel bagno della propria cella; ancora prima, il 5 gennaio, un uomo di 32 anni, compì lo stesso estremo gesto. Quest’ultimo è stato il primo suicidio del 2011 nelle carceri campane.

A dare la notizia della morte è stato Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce campano di Antigone, l’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale. “Questo anno – ha dichiarato Dell’Aquila – si è aperto con una sequenza drammatica e impressionante. In soli cinque mesi abbiamo registrato tre morti per suicidio e uno per cui è necessario approfondire le cause. Non è la prima volta che un internato muore per soffocamento. C’è una relazione tra le difficoltà di deglutizione e gli effetti degli psicofarmaci, per cui riteniamo siano necessari tutti gli accertamenti possibili”.

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