Camorra, catturato il boss latitante Giuseppe Dell’Aquila

di Redazione

Giuseppe Dell'AquilaNAPOLI. Gli agenti della squadra mobile di Napoli hanno arrestato Giuseppe Dell’Aquila, 49 anni, soprannominato ‘Peppe ‘o ciuccio’, inserito nell’elenco deitrenta latitanti più pericolosi in circolazione.

Considerato il reggente del clan Contini-Mallardo e ricercato dal 2002, Dell’Aquila era nascosto in una villa Blindata a Varcaturo, frazione di Giugliano (Napoli), sul litorale flegreo.E’ accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, armi e altri reati.

Per moltissimi anni rivelatosi imprendibile dalle forze dell’ordine, è ritenuto uno dei fondatori della cosiddetta ‘Alleanza di Secondigliano’, un cartello di famiglie camorristiche che negli anni ’80 dominò la scena criminale della città, dopo aver inscenato una lunga, sanguinosa guerra con altre bande criminali.

Cresciuto all’ombra della potente famiglia dei Mallardo di Giugliano, acquistò in poco tempo la fama di boss emergente che partecipava a tutte le riunioni decisionali. Divenne ben presto punto di riferimento anche del clan Contini, alleato dei Mallardo. Alla fine degli anni ’80 la sua influenza all’interno della coalizione di clan era tanta che, come racconta un pentito, per sua intercessione ottenne che i Giuliano – Patrizia Giuliano, sorella del ‘boss’ di Forcella, Luigino, era la sua compagna – non fossero sterminati dal gruppo Mallardo-Contini-Licciardi che avevano costituito l’Alleanza di Secondigliano.

Uscito dal carcere nel 2001, si diede alla latitanza nel luglio dell’anno successivo quando nei suoi confronti la magistratura emise un provvedimento di arresto in quanto doveva scontare una pena residua. Le forze dell’ordine sono state più volte sul punto di catturarlo ma in più di una circostanza Dell’Aquila è riuscito a sfuggire alla cattura con fughe rocambolesche.

Nell’aprile 2009 era nascosto a Giugliano, ma quando gli agenti arrivarono nel suo nascondiglio, lo aveva lasciato da poche ore. Nell’agosto successivo era a bordo di una lussuosa imbarcazione ormeggiata nelle acque del porticciolo di Mergellina. Per sfuggire alle forze dell’ordine che lo braccavano, si lanciò dalla barca e si dileguò a nuoto.

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