AVELLINO. L1 giugno, a partire dalle 9.30, 230 bambini delle elementari di Santo Stefano del Sole e Volturara Irpina si incontreranno nel rifugio della Forestale di Piano della Guardia su Monte SantAngelo e faranno una grande Festa del Colore …
…insieme allAlbero Vagabondo (www.alberovagabondo.it) contro lo sversamento dei rifiuti in montagna. Gli Assessorati allAmbiente (Santo Stefano per la terza volta) e le due Amministrazioni hanno supportato le spese materiali dellevento, le scuole hanno partecipato entusiasticamente e le due Pro loco si sono impegnate a realizzare le giornate ecologiche in estate.
Liniziativa di arte nel sociale dellAssociazione Culturale Giovanni Spiniello questanno vuole porre lattenzione sulle sorgenti dellIrpinia. Monte Santangelo è una piccola montagna irpina del massiccio del Terminio Cervialto, allinterno del Parco Regionale dei Monti Picentini e appartiene per metà a Volturara Irpina e per laltra metà a Santo Stefano del Sole. Sono due piccoli paesi che forniscono acqua a milioni di persone. A Volturara linghiottitoio carsico della Bocca del Dragone accoglie le acque dei torrenti delle montagne vicine ed è in comunicazione con le sorgenti di Cassano che servono lacquedotto pugliese. Da Santo Stefano del Sole partono le sorgenti Urciuoli che arrivano fino a Napoli. Mentre limmondizia sommerge
Le montagne calcaree dei Picentini sono il serbatoio di sorgenti che, in alcuni casi, raggiungono migliaia di litri di portata al secondo. Senza contare il lago di Conza, sul Formicoso, dove incombe la megadiscarica, che sarà parzialmente potabilizzato ad uso della Puglia. Il raddoppio della Pavoncelli per captare le sorgenti del Sele, le mire sulle sorgenti Acquaro e Pelosi del Sabato e, intanto, metà dei comuni irpini beve acqua di pozzo o sorgiva non canalizzata mentre dona agli altri quella delle sue sorgenti. Lacqua delle nostre montagne, oltre che pubblica, deve essere pulita. Ecco perché, questanno, lAlbero Vagabondo sarà su Monte Santangelo e il 25 giugno a Serino sul Monte Terminio, dove nascono le sorgenti del Sabato, insieme allassociazione Mary Poppins e alla Pro loco.
A Monte SantAngelo alcuni abitanti dei due paesi continuano ad abbandonare materassi, batterie esauste, vetro, plastica, televisori, amianto, poltrone sfondate, varie ed eventuali. Molti di quei rifiuti potrebbero essere conferiti alle isole ecologiche, per altri rifiuti speciali, invece, bisogna attrezzarsi.
I bambini di Volturara e Santo Stefano, però, sanno che investire sulle montagne significa voler bene al proprio futuro e, infatti, hanno pubblicato tante bellissime favole e disegni sugli alberi, i boschi e gli animali su www.alberovagabondo.it invitando i più grandi a riflettere. LAlbero Vagabondo, il guardiano della montagna, creato dallo scultore Giovanni Spiniello è un albero fatto dei rifiuti abbandonati alle sue radici ed è anche la favola dello Spirito del Re Albero che, arrabbiato per i rifiuti che sporcano le sue radici, diventa vagabondo e chiama i bambini a giocare con i colori e a lanciare un messaggio di speranza. Se i grandi puliranno allora tornerà e si trasformerà, a settembre, nellAlbero Metamorfo, formato da nidi di rondine, passiflora e tavole di castagno.
La Festa del colore dellAlbero Vagabondo, ideata, organizzata e realizzata dallAssociazione Culturale Giovanni Spiniello, è un momento in cui i bambini e i ragazzi richiamano lattenzione dei genitori e di tutti i grandi sullabbandono dei rifiuti nei nostri boschi, torrenti, fiumi e campagne, ma anche lungo le strade, le periferie e nei parchi urbani. Liniziativa invita a considerare il problema dello stoccaggio dei rifiuti speciali, le carenze nazionali nel trattamento dellamianto, le lacune della normativa in materia di sversamento dei rifiuti, in particolare, la mancata applicazione in Campania del Codice ambientale e le condizioni impossibili in cui il cittadino si trova una volta che il suo terreno venga fatto oggetto di sversamento di rifiuti.
Il progetto lAlbero Vagabondo è iniziato nel Natale 2008 sui tetti del centro storico di Avellino (25/12/2008) a Palazzo Iannaccone, è poi proseguito con la