NAPOLI. Un monito forte quello che viene lanciato dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli: nessuna possibilità per capi e gregari dei clan di camorra di avere un rito funebre in chiesa, nédi essere padrini di battesimi e cresime o testimoni in nozze religiose.
“Qualche colpo alla camorra lo diamo anche noi. – dice Sepe, in occasione nell’inaugurazione della nuova sede del centro Dia-I camorristi devono sapere che non potranno piu’ fare i padrini e che dopo la loro morte non andranno in chiesa ma al cimitero”.
Il monito è racchiuso in un opuscolo della Curiain corso di distribuzione. Ai parroci, dunque, l’ardua decisione di impartire o meno i sacramenti valutando, di volta in volta, chi abbia i requisiti o meno per poter svolgere il ruolo di padrino o di testimone o per avere il rito delle esequie.