Barriere architettoniche, Udc invoca intervento del sindaco

di Redazione

Anna MeleCESA. “La disabilità è una condizione cui va riservato profondo rispetto ed è per questo che l’Udc vuole che il problema venga seriamente affrontato nelle sedi opportune”.

Lo afferma il segretario cittadino dei centristi, Anna Mele, che invita il sindaco e l’amministrazione comunale ad indire un tavolo di concertazione al fine di verificare la fattibilità del superamento delle barriere architettoniche presenti sul territorio.

“A questo punto, – sostiene Mele – il primo cittadino non può ignorare le esigenze dei cittadini cesani, che hanno manifestato in piazza il loro disagio. Una risposta deve essere data ai nostri concittadini, che reclamano un loro diritto, che è quello di poter fruire tranquillamente degli spazi pubblici. Sarebbe opportuno che gli uffici preposti facessero un censimento delle barriere architettoniche sul territorio ed approntassero dei progetti diretti all’abbattimento delle medesime, anche perché la legge 13/89 dispone espressamente che gli edifici pubblici con barriere architettoniche sono ‘inagibili’. Dunque, è interesse del sindaco mobilitarsi prontamente sulla questione per evitare che in sede di accertamento si possa arrivare alla chiusura di tutti gli uffici pubblici”.

“Noi dell’Udc – conclude Mele – chiediamo al sindaco di adoperare il buon senso del pater familias, di non lasciare allo sciacallo di turno il potere di inasprire la diatriba ma di cercare di trovare di concerto con i cittadini interessati la soluzione migliore. Stiamo lottando tanto per rendere Cesa un paese normale, bene, iniziamo dal consentire a tutti di percorrere le nostre strade, usufruendo di marciapiedi a norma, di recarsi alla posta, in banca ed in farmacia, di accedere a tutti gli uffici comunali. Insomma, rendiamo Cesa un paese vivibile per tutti”.

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