“Cesa al Centro” su Referendum Rione Bagno

di Redazione

 CESA. Quando il sindaco di Cesa afferma che il referendum per il Rione Bagno non deve essere considerato una sorta di votazione pro o contro l’amministrazione …

… e che il suo esito avrà un valore chiarificatore almeno per quanto riguarda le intenzioni dei cittadini della zona interessata e dei comuni di Cesa e di Aversa, dice una cosa giusta e condivisibile. La rivendicazione di parte degli abitanti del Rione Bagno è sicuramente comprensibile, considerata la posizione geografica del territorio e la provenienza cesana di molti di loro.

Per tali motivi, non si può essere pregiudizialmente contro questa ipotesi, anzi vanno rispettati coloro che per questa scelta si battono. Non può però non considerarsi che in tempi di integrazione europea e di caduta dei confini nazionali una rivendicazione unilaterale di rettifica dei confini tra due comuni vicini, appare anacronistica e destinata a fallire specie quando il comune che esprime il maggior numero di elettori (Aversa) si è mostrato contrario.

A tal proposito, non va dimenticato che l’articolo 29 della legge regionale 25/75, relativa alle modifiche delle circoscrizioni comunali recita “il referendum è valido se alla votazione hanno partecipato la maggioranza degli elettori aventi diritto…e nel caso di modifica di circoscrizioni i dati devono essere computati anche distintamente per ciascuno dei comuni interessati”.

In una conurbazione come la nostra, l’urbanizzazione selvaggia degli ultimi decenni ha creato sicuramente problemi di assetti infrastrutturali tra Aversa e i comuni limitrofi, e la questione interessa altresì Carinaro, Casaluce, Teverola, Gricignano, Lusciano, Trentola Ducenta e così via.

Esiste, pertanto, e non solo tra Cesa ed Aversa, certamente una questione di erogazione di servizi a dei non residenti, ma tale problema può essere affrontato e risolto con accordi tra i vari Comuni attraverso tavoli tecnici e conferenze di servizi. Anzi, a nostro avviso, questo strumento dovrebbe essere utilizzato in futuro per tutte le problematiche della conurbazione.Né appaia strano che il Rione Bagno afferisca alla parrocchia di San Cesario: la Diocesi di Aversa, tanto per fare un esempio, non si estende forse oltre i confini della Provincia di Caserta comprendendo ad esempio comuni come Giugliano e Sant’Antimo?

Dopo ampia discussione, l’associazione ‘Cesa al Centro’, pur rispettando l’impegno delle forze politiche e sociali che hanno promosso l’iniziativa legislativa e condividendo i motivi di una ampia pubblicizzazione delle ragioni del referendum, consapevole che il referendum stesso avrà solo un valore simbolico ed essendo quasi certo che non raggiungerà il quorum necessario, si astiene dal dare una indicazione di voto, ritenendo giusto che ciascuno esprima liberamente il proprio parere, senza isterismi e ipocrisie di sorta.

Associazione “CESA AL CENTRO”

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