Referendum, in piazza il comitato “4 Sì”

di Redazione

 CESA. E’ sceso in piazza il Comitato “4 Sì” di Cesa con un gazebo informativo.

I componenti del comitato hanno distribuito volantini informativi per far capire alla cittadinanza l’importanza del voto al referendum nazionale del 12-13 giugno e, soprattutto, le ragioni del Sì ai quesiti referendari che tratteranno temi importanti: il nucleare, l’acqua pubblica ed legittimo impedimento. La campagna di sensibilizzazione del comitato continuerà con ulteriori iniziative nelle prossime settimane tra cui quella di domenica 29 maggio, in piazza De Michele,durante la quale giungerà un camper 2Sì per l’acqua pubblica che effettuerà una sosta di animazione sul tema referendario dell’acqua.

INFORMAZIONI SUL REFERENDUM.Sono 4 i quesiti referendari che chiedono di abrogare alcune norme approvate dal governo Berlusconi. Essendo abrogativi, si vota SI se non si è d’accordo, si vota NO se si è favoreli(es. se non si è d’accordo sul nucleare bisogna votare SI)

Energia nucleare: per abrogare la legge che promuove l’energia nucleare in Italia (“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”);

Legittimo impedimento: per abrogare la norma che consente a un particolare imputato di non comparire in aula (“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 2 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”)

Due i quesiti che riguardano l’acqua:

Per abrogare una legge che privatizza la gestione dell’acqua: (“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”)

Per impedire al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa dell’acqua, (“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”).

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