CESA. A pochi giorni dal referendum consultivo, largomento che tiene banco è la probabile annessione del Rione Bagno a Cesa.
Ad intervenire in merito è il sindaco Vincenzo De Angelis che si rivolge alla sua comunità per chiarire la posizione dellamministrazione: Siccome da qualche giorno intorno al referendum consultivo per laggregazione del rione Bagno si assiste ad un proliferare di bizzarre congetture ed interpretazioni fantasiose, penso sia opportuno fare un po di chiarezza.
Non è certo intenzione di questa Amministrazione sottolinea il primo cittadino fare pressioni per sollecitare il passaggio del rione Bagno da Aversa a Cesa, quasi come se uneventuale vittoria del ‘si’ rappresentasse una vittoria dellAmministrazione. A chi vuole per forza ragionare in termini di vittoria e sconfitta, forse perché già si sente in campagna elettorale, vorrei spiegare una cosa molto semplice: lAmministrazione, aldilà dellesito del referendum, ha già vinto nel momento in cui è stato indetto questo referendum. Tale vittoria non è di questo o quel partito, ma di tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale visto che, come abbiamo sempre evidenziato, per ottenere lindizione del referendum è stato fatto un lavoro di squadra tra maggioranza e opposizione. Il voto unanime di tutto il Consiglio Regionale sta lì a dimostrarlo. Restando in tema, vorrei anche sgombrare il campo anche da alcune dicerie.
Il Comune di Cesa ricorda De Angelis avviò la procedura per lindizione del referendum non certo perché voleva occupare qualche zona o, addirittura, per fare un torto al comune di Aversa; ma; molto più semplicemente, la procedura fu avviata perché fummo sollecitati a farlo, da una petizione presentata dai cittadini residenti in quella zona. Abitanti del Rione Bagno che per anni avevano chiesto, a tutte le Amministrazioni che si erano succedute, di essere considerati come cittadini di Cesa. Più volte i residenti del rione Bagno si sono recati presso il nostro municipio per chiedere di poter partecipare alla gita degli anziani, o di far aderire i loro figli alle attività estive organizzate dal comune, o ancora di poter usufruire di qualche servizio comunale perché loro sostenevano a gran voce che anche se sulla carta siamo di Aversa, noi e i nostri figli ci sentiamo cittadini di Cesa.
Quindi, puntualizza il sindaco per quanto ci riguarda il referendum è un appuntamento chiarificatore che, sollecitato dal Comune di Cesa, è stato messo a disposizione dalla Regione Campania; un appuntamento a cui invitiamo a partecipare soprattutto i residenti del rione Bagno per decidere in tutta serenità se voler continuare ad essere cittadini di Aversa o se diventare cittadini di Cesa. Una scelta il cui esito, qualunque esso sia, sarà chiarificatore per tutti, per il comune di Cesa, per quello di Aversa e per gli amici del rione Bagno.
Vorrei precisare infine, sempre per chiarezza, che nel caso di un eventuale passaggio del Rione Bagno al comune di Cesa nulla dovrà essere corrisposto per le pratiche burocratiche (catasto, passaggio di residenza di veicoli, case, terreni, etc..