ROMA. Al termine del vertice bilaterale con il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato “l’impegno italiano su tutte le missioni internazionali e certamente anche su quella in Libia”.
Il titolare della Farnesina ha discusso “dell’importanza di una soluzione politica che veda la pressione militare come uno strumento per convincere il regime a cessare le violenze e gli attacchi contro i civili”. Da parte sua, l’inviata di Barack Obama,ha sottolineato che “il modo migliore per proteggere i civili è che Gheddafi cessi gli attacchi e lasci il potere”. Inoltre, gli Stati Uniti, per sostenere il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi, hanno predisposto un programma di “assistenza” di cui si parlerà anche nel corso del gruppo di contatto che riunisce i rappresentanti degli Stati impegnati nella missione.
Si è discusso, in generale, dello scenario mediorientale, della Siria e delle implicazioni per il Libano. “L’opinione che abbiamo – ha spiegato Frattini – è che devono moltiplicarsi le azioni politiche e gli appelli per sensibilizzare il governo siriano a cessare le violenze e riprendere il percorso di dialogo con chi chiede riforme, come Assad aveva promesso e non mantenuto”. “Le decisioni che gli Stati Uniti hanno preso in termini di sanzioni – ha aggiunto il ministro degli Esteri – dovranno comprendere la sospensione dell’accordo quadro con la Siria e la restrizione della circolazione delle persone implicate direttamente con le violenze queste settimane”.
La ex first lady ha poi parlato dell’uccisione di Bin Laden ad Abbottabad, che ha seguito in diretta dalla situation room della Casa Bianca, definendola “i 38 minuti più intensi della mia vita”. “L’uccisione di Osama Bin Laden – ha detto la Clinton – ha mandato un messaggio inequivocabile sulla forza e la determinazione della comunitá internazionale di opporsi al terrorismo, ma la battaglia contro Al Qaeda non finisce”.
Gli Usa, inoltre, “valuteranno con attenzione” l’accordo di riconciliazione tra Hamas e Al Fatah celebrato ieri al Cairo, ha sottolineato la Clinton. “Siamo in attesa dei dettagli” e al tempo stesso “consapevoli” della valenza dell’intesa, ha precisato il segretario di Stato Usa, ribadendo che “gli Stati Uniti non possono sostenere alcun Governo sostenuto da Hamas che prescinda dal rispetto dei principi affermati dal Quartetto”.
Ein riferimento alla battaglia contro il terrorismo, la Clinton ha ritenuto che “dobbiamo aumentare i nostri sforzi non solo in Afghanistan ma in tutto il mondo, chi uccide gli innocenti verrá assicurato alla giustizia”.