ROMA. 38 arresti eseguiti dal Ros dei carabinieri a Roma contro un gruppo di narcotrafficanti. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e sequestro di persona, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’operazione “Orfeo”, come spieganoi militari dell’Arma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma, ha sgominato “un pericoloso sodalizio operante nella Capitale e dedito all’approvigionamento e alla distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish”.
Le indagini del Ros hanno ricostruito “anche numerosi fatti di sangue riconducibili a violenti conflitti generati dai contrasti con gruppi concorrenti per il controllo del mercato della droga capitolino”. In via preventiva sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore di circa cinque milioni di euro.
Gli arresti colpiscono una struttura criminale già collegata allo storico clan che faceva capo a Michele Senese, affermatosi nel panorama della criminalità romana anche grazie ai consolidati rapporti con gruppi camorristici napoletani e in particolare con i clan Licciardi, Contini e Mazzarella.
Proprio l’arresto di Senese, avvenuto nel corso di una operazione del 2008, aveva determinato “un riassetto degli equilibri” tra i vari gruppi collegati deputati al controllo del traffico di droga nelle zone del Tuscolano, Cinecittà e Laurentino. I violenti conflitti interni all’organizzazione, così come spiegato dal generale del Ros, Mario Parente, erano sfociati in gravi fatti di sangue, tra il maggio 2008 e l’agosto del 2009, alcuni dei quali ricostruiti nel corso delle indagini.
Tra gli episodi all’attenzione degli inquirenti i tentati omicidi di Paolo Abate nel maggio del 2008 e nell’agosto dello stesso anno. Collegata alla faida interna anche l’omicidio di Emiliano Zuini nel luglio del 2008 e i tentativi di omicidio di Gabriele Cipolloni nel novembre e ottobre dello stesso anno.