TERAMO.Il cadavere di un uomo di origini napoletane, Carmine Di Luca, di 69 anni, apparentemente morto da una settimana, è stato trovato sabato in un’abitazione della frazione Piano Grande del Comune di Torricella Sicura, alle porte di Teramo.
Il corpo era riverso in un lago di sangue all’interno dell’abitazione dove carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118 sono entrati dopo avere forzato la porta d’ingresso su segnalazione di alcuni vicini insospettiti dal forte odore proveniente dall’appartamento. Sul posto il sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Davide Rosati, che indaga sull’ipotesi di omicidio.
Di Luca è stato ucciso a coltellate, almeno una decina. Lo ha stabilito l’esame esterno del corpo eseguito dal medico legale Giuseppe Sciarra nell’obitorio dell’ospedale di Teramo. Secondo il perito, è stato particolarmente difficile individuare i tagli, stante l’avanzato stato di decomposizione in cui è il cadavere: la morte risale infatti ad almeno sette giorni fa.
E’stato colpito alla testa, al collo e al dorso. Secondo quanto riferiscono fonti investigative, l’aggressione è avvenuta al piano superiore della sua abitazione: il corpo è stato poi spostato al piano inferiore, in una sorta di ripostiglio, dove è stato trovato dai vigili del fuoco e dai carabinieri che sono entrati nella casa dopo aver sfondato la porta d’ingresso.
L’uomo si era trasferito nel Teramano alcuni anni fa dopo essersi separato dalla moglie e aveva avviato un’attività artigianale di lavanderia. A Torricella si era unito con una donna romena dalla quale aveva avuto un figlio, scomparso prematuramente lo scorso anno all’età di due anni. In queste ore è atteso l’arrivo dei carabinieri del Ris di Roma che hanno il compito di raccogliere elementi utili alle indagini.