ORTA DI ATELLA. Il Comune di Orta di Atella, su iniziativa dellassessore Eduardo Indaco e della commissione Cultura presieduta da Francesco Pietrantonio, ha conferito la cittadinanza onoraria allattore Giacomo Furia.
Il provvedimento è stato ratificato in occasione del consiglio comunale del 20 maggio scorso, mentre la manifestazione per la consegna della cittadinanza è prevista per venerdì 27 maggio alla presenza del sindaco Angelo Brancaccio.
Si tratta di una manifestazione molto importante ha esordito Indaco dal momento che avremmo lonore di avere con noi ad Orta di Atella un pezzo di storia del cinema italiano, ma anche un interprete della cultura meridionale dellultimo secolo. Accanto a Totò e alla Loren, passando per Tina Pica ed Eduardo De Filippo, Giacomo Furia ha fatto divertire con il suo umorismo educato e schietto decine di generazioni.
Furia debutta a teatro nel 1945 con Eduardo De Filippo, esordisce nel cinema nel 1947 sotto la regia di Mario Mattòli con Assunta Spina. Efficace caratterista in numerose pellicole di Totò, si impone soprattutto al fianco di una sanguigna Anna Magnani nella parte della protagonista. Furia interpreta il personaggio di Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sophia Loren in L’oro di Napoli (1954, episodio Pizze a credito). Altre interpretazioni memorabili sono quelle ne Il medico dei pazzi, (1954, Mario Mattòli) o quella dell’imbianchino ne La banda degli onesti (1956, regia di Camillo Mastrocinque), con Totò e Peppino De Filippo e Totò, Eva e il pennello proibito. Per lunghissimo tempo testimonial televisivo in Carosello di una famosa azienda di latticini, partecipa a più di cento film, spaziando dalla commedia all’italiana al film in costume, dal musicarello al film d’autore, prestando il suo viso tondo e la sua figura inconfondibile a personaggi sempre tratteggiati con gustosa ironia.
Nel 1997 è uscita la sua biografia: “Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti”(Amico Vip), 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sophia Loren e gli interventi di Maurizio Costanzo, Marcello D’Orta e Antonio Lubrano. Come interprete televisivo, ha fatto parte del cast del primo sceneggiato televisivo trasmesso dalla Rai nel 1954: Il dottor Antonio, e dello sceneggiato Il cappello del prete di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1970.