Tinto e Colella firmano il “Patto per l’Ambiente” di Legambiente

di Redazione

 SUCCIVO. Un’ondata verde sembra pervadere sulle comunali di Succivo. A sentir parlare gli aspiranti consiglieri, sembra una gara al rilancio a chi promette di fare di più per l’ambiente.

“Il nostro Patto per l’ambiente in dieci punti, è già stato accettato da due terzi dei candidati, compresi i candidati a sindaco Tinto e Colella. Ci aspettiamo, entro la giornata, di raccogliere l’adesione anche dell’altra lista, afferma soddisfatto Antonio Pascale, presidente del circolo locale di Legambiente”. La proposta di Legambiente, che proprio una settimana fa aveva bocciato l’uscente amministrazione Papa dandole un giudizio pari a zero su dieci, prevede una serie di iniziative concrete con tanto di obiettivi di raggiungimento. Intanto, buoni propositi a parte, c’è chi continua a fare fatti.

Attraverso lo sportello ambiente e legalità, Legambiente ha presentato un dossier sullo stato delle periferie succivesi ormai abbandonate al degrado più totale. Il dossier sarà presentato al Senato, in una interrogazione parlamentare ai Ministeri competenti, dal senatore Francesco Ferrante che, guidato dai rappresentanti dell’associazione, ha visitato in settimana la periferia fino al confine con Marcianise.

“L’interrogazione parlamentare è un atto necessario affinché si faccia luce sullo stato delle bonifiche del Sito di Interesse Nazionale Litorale Domizio Fregleo ed Agro Aversano. – commenta il senatore Francesco Ferrante – Presenteremo l’interrogazione alla luce del lavoro di monitoraggio del territorio che ha realizzato Legambiente”. “Non è possibile stare a guardare: Bonificare e Risanare”, questo è lo slogan del sodalizio ambientalista.

“Mentre le nostre campagne diventano sversatoio di ogni forma di rifiuto tossico, – continua Pascale – attraverso la combustione dolosa dei rifiuti vengono sprigionate diossine, che tra l’altro rendono inutilizzabili i terreni per le coltivazioni alimentari, arrecando ulteriori danni agli agricoltori. Oltre a risolvere l’emergenza sanitaria già in atto, abbiamo il dovere di tutelare quell’agricoltura di qualità, che ancora rappresenta una fetta importante dell’economia locale”.

Nel dossier di Legambiente, le immagini inequivocabili del disastro ambientale: 200 tonnellate di fanghi di fonderia, amianto, colle e resine, ceneri di ogni tipo sparse sul territorio, tutto sotto gli occhi e tra i piedi dei numerosi sportivi che frequentano la zona. “Consegneremo tutto agli organi competenti – conclude Pascale – chiedendo che sia una priorità per la prossima amministrazione comunale”.

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