AVERSA. Il taglio del nastro dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia, attivata ufficialmente dal primo giorno di giugno presso lospedale Moscati, potrebbe dare il via ad una nuova polemica.
Ad innescarla è la sezione locale del Codacons che, in una nota trasmessa alla stampa, torna sullormai annoso problema della mancata sistemazione della pediatria, con annesso nido, secondo gli standard di legge che ne prevedono la collocazione allo stesso livello della maternità. In pratica, essendo la divisione di ginecologia ostetricia al secondo piano del nosocomio la pediatria con annesso nido dovrebbe, per legge, essere alloggiata allo stesso livello. Cosa che, ancora oggi, non è e che impone il trasporto in ascensore dei neonati che dal nido posto, al quarto piano, devono raggiungere le mamme negli orari di allattamento. Una operazione che espone i piccoli a rischio infezione per luso promiscuo degli ascensori del presidio anche se, ufficialmente, ne sarebbe stato dedicato uno appositamente a questa incombenza.
Le dichiarazioni entusiastiche delle autorità istituzionali presenti al taglio del nastro riportate dai mezzi dinformazione lasciano perplessi, scrive il responsabile del Codacons. Perché continua se è vero che noi, come gli organi istituzionali, esultiamo ed è giusto esultare per lattivazione al Moscati di un nuovo importante, fondamentale servizio, che è anche lunico del genere nellazienda sanitaria Caserta, è anche vero che le stesse autorità istituzionali devono fare il mea culpa per avere permesso che venisse effettuato lo scippo alla pediatria di un reparto creato ex novo appositamente per garantire lassistenza dovuta per legge ai piccoli pazienti, sia della pediatria sia del nido.
Probabilmente prosegue la nota lattuale commissario straordinario delAsl Caserta ignora che il 6 marzo 2009 lallora commissario dellAsl Ce2 Antonietta Costantini presentò alla stampa i locali che da li a poco sarebbero stati consegnati agli specialisti della pediatria. Quegli stessi appena occupati dallematologia.
Presentazione del Reparto Pediatria (06.03.2009) |
Come affermò lallora commissario dellAsl ricorda la nota i nuovi locali realizzati al secondo piano del nosocomio, in continuità con la divisione di ginecologia ostetricia, avrebbero dato risposta alle necessità della pediatria chiusa per carenze igienico-strutturali evidenziate da una ispezione disposta mesi prima dai Nas e riaperta, dopo pochissimo tempo, con un numero lievemente ridotto di posti letto. Consentendo sia il ritorno al numero originario dei posti letto si leliminazione della necessità di utilizzare lascensore per portare i neonati alle mamme.
Tutto questo continua la nota non può più accadere perché il nuovo reparto dopo essere stato lasciato inutilizzato per ben due anni è stato occupato dalla ematologia. Una divisione di eccellenza che sicuramente farà onore al Moscati ma che avrebbe potuto trovare comunque posto nel presidio aversano senza occupare quello progettato e realizzato pensando alle necessità, alle esigenze e alle misure di pazienti di età pediatrica.
Considerando lalto numero di nascite registrato annualmente al Moscati e lalto numero di ricoveri, di consulenze, di prestazioni di pronto soccorso garantite dagli specialisti dellUnità operativa complessa di pediatria sarebbe stato logico pensare osserva il Codacons ad un potenziamento dellorganico medico e paramedico della pediatria che si va assottigliando sempre più per pensionamenti e trasferimenti. Invece si consegna un reparto nuovo di zecca, progettato e realizzato per la pediatria allematologia che, nel quadro della ridistribuzione dei servizi offerti dagli ospedali dellAsl Caserta, avrebbe potuto trovare posto sia in altri spazi del Moscati sia in altri ospedali dellAzienda.
Alla fine conclude la nota si ha la sensazione che non si intenda davvero potenziare il Moscati ma si stia solo applicando il vecchio detto popolare che recita si spoglia Gesù per vestire Maria.