NAPOLI.La mente dei clan dei quartieri collinari girava in Ferrari e poteva scegliere in quale delle sue quattro ville andare a dormire a sera.
A togliere il sonno a Raffaele Petrone, pluri-pregiudicato napoletano, il maxi-sequestro messo a segno questa mattina, mercoledì, da polizia e guardia di finanza. Sigilli a beni intestati a quello che è considerato il capo carismatico delle cosche camorristiche degli Alfano e dei Caiazzo, per una somma di circa 50 milioni di euro. Beni mobili ed immobili che nella sua attività criminale aveva messo insieme Petrone agendo tra i quartieri del Vomero e dell’Arenella.
Tra i beni sequestrati dalla sezione misure di prevenzione patrimoniali della polizia e dai Gico della guardia di finanza 36 tra appartamenti, depositi e magazzini in diversi quartieri di Napoli, una società immobiliare e quote di alcune società. Sotto sequestro anche le quattro ville e 28 auto tra le quali la Ferrari di Petrone, una 360 Modena.