SAN PRISCO. La Squadra Mobile di Caserta ha eseguito, nella serata di giovedì, unordinanza di custodia cautelare nei confronti di Domenico Casertano, 24 anni, residente a San Prisco, …
… accusato di tentata estorsione ai danni di un imprenditore di San Tammaro impegnato con la sua ditta nella realizzazione di un fabbricato destinato a civili abitazioni in San Prisco. Il provvedimento si inserisce nel contesto delle indagini condotte dalla Squadra Mobile che, nei giorni scorsi, avevano portato allarresto in flagranza di reato per tentata estorsione, aggravata dalla metodologia mafiosa, di un altro emissario del clan Menditti, Giuseppe Trepiccione, 38 anni, di Caserta. Le indagini, infatti, hanno permesso di accertare che la vittima era stata ripetutamente contattata, prima da Casertano e successivamente da Trepiccione, i quali gli avevano intimato perentoriamente di mettersi a posto con i Menditti di Recale.
Peraltro, secondo quanto accertato dagli investigatori, limprenditore aveva subito le richieste estorsive ancora prima di avviare il cantiere di San Prisco, ed era stato pedinato e seguito per diversi giorni, per poi essere contattato dagli estortori sia presso un deposito di sua proprietà che un altro cantiere in Santa Maria Capua Vetere. I poliziotti, impegnati in un costante monitoraggio dei cantieri edili del comprensorio casertano, nel corso di servizi di appostamento e pedinamento avevano notato gli emissari del clan di Recale contattare ripetutamente limprenditore e, nella circostanza dellarresto di Trepiccione, avevano potuto ascoltare direttamente le intimidazioni rivolte alla vittima.
Nei loro confronti è stata contestata laggravante del ricorso alla metodologia mafiosa, commessa al fine di agevolare il clan Menditti, alleato del clan camorristico dei Belforte di Marcianise.