CASAL DI PRINCIPE. Sembra ormai irrevocabile la decisione del sindaco Martinelli di ricorrere, quale estrema ratio di un percorso amministrativo scellerato, allo strumento del dissesto finanziario per il comune di Casal di Principe, nel totale disprezzo delle gravi conseguenze che cadranno sullintera collettività.
Daltronde, questa resta lunica strategia da attuare per una maggioranza che vuole a tutti i costi restare al potere, senza che i suoi membri assumano alcuna responsabilità personale. Già da qualche giorno temevamo tale soluzione e, purtroppo, apprendo dagli organi di stampa che è realtà. Ma non solo, ho anche notato che tra i consiglieri di maggioranza e tra i membri dellesecutivo serpeggia uneuforia e una soddisfazione insolita e inspiegabile per una persona di buon senso. Forse non ci si rende conto che stiamo parlando di un fallimento.
Unamministrazione seria e responsabile avrebbe tentato di approvare un bilancio, sicuramente difficile da redigere ma non impossibile, perché a parere del sottoscritto gli elementi per redigere un bilancio approvabile ci sono tutti (per questo chiederò al Pdl e a tutti i consiglieri di opposizione di valutare la possibilità di inviare alla Corte dei Conti la documentazione rendicontata del reale stato finanziario del Comune, considerato il grave danno che si ripercuoterà sulla popolazione). Ma provare a votare un bilancio significherebbe assumersi delle forti responsabilità personali da parte dei consiglieri di maggioranza, i quali non ne hanno nessuna intenzione, venendo meno al mandato elettorale e, soprattutto, cercando di mantenere in tal modo il loro ruolo di consiglieri ancora al lungo.
Il sindaco Martinelli, ovviamente, giustifica questa decisione già da vari giorni come unica perseguibile, riversando le colpe della sua fallimentare amministrazione, come nel suo stile, sulle precedenti, che invece avevano tracciato in modo chiaro la strada da seguire per la risoluzione di quei problemi che oggi sembrano insuperabili. Basta leggere la relazione della Guardia di Finanza relativa allamministrazione Cristiano alla quale riconosceva la capacità di affrontare i problemi di bilancio in modo programmatico e appropriato. Il sindaco Martinelli di quellamministrazione era membro esecutivo. Bastava che dal primo giorno del suo mandato seguisse la linea tracciata per avere oggi la possibilità di approvare un bilancio con i crismi della legalità.
Mi rendo conto che Martinelli ha avuto serie difficoltà a perseguire tale strada, impegnato nella quotidiana lotta per poter mantenere una leadership su un gruppo consiliare di maggioranza che non lo ha mai sostenuto per convinzione politica o interesse sociale ma solo per tornaconto personale, lotta che ha prodotto, nellarco di un anno, la formazione di svariate giunte con un continuo alternarsi di assessori.
Come conseguenza di questa gestione così fortemente condizionata, il gruppo consiliare ‘Città Nuova’, eletto nelle liste della maggioranza, prendendo coscienza di questo procedere verso il nulla, ha assunto una posizione critica di opposizione al sindaco. Non è stata una novità per me, che allopposizione sto dal primo giorno e che con responsabilità, unitamente agli altri consiglieri del Pdl, ho cercato di dare un contributo al buon esito di questamministrazione, verificando purtroppo lassoluta irresponsabilità del sindaco e della sua maggioranza. Perciò, sfidando il rigore della logica e per lottimismo che mi contraddistingue, invito il sindaco ad assumere per una volta un comportamento responsabile e tentare di rimettere in discussione lipotesi del dissesto, avviando una discussione con tutti i consiglieri comunali nel tentativo di redigere il bilancio, dimostrando di tenere alla popolazione come si conviene a un sindaco eletto democraticamente.
LUIGI CORVINO, capogruppo consiliare Pdl