CASALE.Nove arresti eseguiti all’alba nei confronti di presunti appartenenti al clan dei Casalesi e al clan Vallefuoco di Acerra (Napoli), dediti ad attività estorsive nella zona della Romagna e nella provincia di Pesaro-Urbino.
I provvedimenti, chiesti dal pm della Dda di Bologna, Enrico Cieri, e dallo stesso procuratore capo Roberto Alfonso, sono stati eseguiti dai militari della Guardia di Finanza del gruppo di investigazione sulla criminalita’ organizzata (Gico) del Nucleo di polizia tributaria di Bologna e da personale della Questura di Pesaro. Al termine dell’operazione, denominata ‘Sant’Egidio’, sono state eseguite nove catture a Petriano (Pesaro-Urbino), Castelfranco Emilia (Modena), Brusciano (Napoli), Rimini e San Leo (Rimini).
Due i filoni di indagine, su due gruppi di estorsori, il primo attivo nel Modenese, il secondo in Romagna e nelle Marche. A Urbino lindagine è scattata dopo la denuncia presentata da un imprenditore della zona, minacciato e picchiato perchè versasse 70 mila euro (commissione compresa) ad un rappresentante di arredamento, suo creditore, che aveva chiesto agli esattori dei casalesi di recuperare il credito vantato.
Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti da agenti della squadra Mobile della questura di Pesaro, del commissariato di Urbino, e da militari del Gico e del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Bologna.
Nel Pesarese lorganizzazione criminale si nascondeva dietro il lavoro di unagenzia di recupero crediti costituita a Rimini, ma riconducibile ad una società di diritto di San Marino. Tutte le operazioni in realtà, venivano coordinate da un pregiudicato napoletano, già detenuto per altri reati. Fra gli arrestati cè anche il rappresentante di arredamento.