FareAmbiente: “Al via la nuova stagione di roghi!”

di Redazione

 CASAPESENNA. “Molti non immaginano l’entità del problema, i danni che stiamo subendo e le gravi conseguenze per la salute. Allertiamo le Istituzioni e informiamo tutti”.

I ragazzi di FareAmbiente Casapesenna citano lo slogan della “terra dei fuochi” nel segnalare che domenica sera, verso le 21.30, un odore acre a Casapesenna ha suscitato la loro curiosità. Il gruppo guidato da Leonardo Piccolo ha notato che vi era al confine fra i comuni di Trentola Ducenta e San Marcellino ed hanno allertato i vigili del fuoco di Caserta.

“La pratica criminale di smaltire i rifiuti speciali bruciandoli va avanti da molti, troppi anni. Lo abbiamo documentato tutti i giorni, con foto e video, denunciando questo scempio ai giornali e gli organi competenti. Da quando abbiamo cominciato, sono trascorsi diversi anni. Tuttavia, senza che nulla sia cambiato realmente”, dicono da FareAmbiente, che sottolineano come le minidiscariche sono sempre là, in una zona circoscritta al confine tra Trentola Ducenta, San Marcellino, Casapesenna e Giugliano.

“Qualche mese fa – raccontano – ci hanno promesso una bonifica che avrebbe interessato la provincia di Caserta ma fino ad oggi non è stato fatto nulla. Oggi inizia un’altra stagione di roghi, fumi tossici e chissà quanti altri veleni. Si continua, come se nulla fosse. Sempre negli stessi luoghi. Com’è possibile che nessuno si accorge del fatto che di notte si dà fuoco ai rifiuti per strada e nelle campagne? Come può essere che si fanno delle ordinanze per vietare il fumo nei locali pubblici, le domeniche ecologiche, mentre si consente tutto ciò? La gente sembra abituata al degrado e quasi non si accorge più del grave disastro ambientale, del danno che la diossina provoca a tutti noi, eppure ci sono persone che vengono pagate ogni mese dagli enti preposti per controllare e vigilare sul territorio, ma si vede chiaramente che non lo fanno e non si utilizzano i mezzi necessari per fermare questo disastro”.

“Fare Ambiente – continua il presidente Piccolo – chiede l’intervento dell’Esercito, l’utilizzazione della videosorveglianza, l’istituzione delle guardie ambientali e tutto ciò che serve affinché possiamo respirare liberamente senza problemi e pericolo di malattie. Se non prendiamo seri provvedimenti saremo costretti ad abbandonare queste terre malate senza alcuna speranza. L’informazione è necessaria e urgente, vietare il deposito scellerato di rifiuti in campagna è il nostro dovere e allo stesso tempo obiettivo principale, perché altrimenti sarebbe inutile lottare per chi non merita. L’indifferenza e l’ignoranza del resto della popolazione non meritano il nostro impegno. Tra qualche anno, forse, qualcuno ci ricorderà. Cominceranno a notare che i tumori sono più ricorrenti dell’influenza, ma sarà troppo tardi. Allora ci domandiamo: ma a cosa serve curare i tumori o donare soldi alla ricerca se nessuno si occupa concretamente della nostra prevenzione?”.

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