CASTEL VOLTURNO. Siamo in una situazione grave, ma possiamo vincere la sfida dei rifiuti. E la dichiarazione resa da Vincenza Pellegrino, sociologa dellUniversità di Parma e di quella di Trieste, …
… che è intervenuta durante la conferenza stampa organizzata presso la sala consiliare “Rega”, del Comune di Castel Volturno per presentare lultimo libro: Corpi in trappola. Vite e storie tra i rifiuti. In effetti a seguito di una ricerca universitaria stabilita dalla Protezione Civile e dal Ministero della Sanità italiana, al fine di monitorare biologicamente il livello di penetrazione o assorbimento dellinquinamento nei tessuti umani, sono state espletate da parte delle Asl di Napoli e di Caserta, nei comuni campioni dei due rispettivi territori provinciali, 840 analisi del sangue e 60 analisi del latte materno. Alle persone sottoposte al trattamento sono state poste, poi, delle domande al fine di comprendere qualera il livello di percezione del rischio di incorrere in patologie gravi in rapporto con la qualità dellambiente, nonché domande varie sulle ragioni o cause dellinquinamento.
Dallanalisi di tutte queste informazioni è scaturito, prima di tutto uno studio iper-disciplinare che ha coinvolto Liliana Cori, quale ricercatrice del Cnr di Roma, Fabrizio Bianchi, direttore delle ricerche del Cnr Roma, Annamaria Valentino, storica dellambiente dellUniversità Orientale di Napoli, e Valerio Boccone, ex assessore allAmbiente del Comune di Castel Volturno, e nel contempo ha delineato un quadro generale della situazione che risulta essere grave, ma non è del tutto irreversibile. In effetti dallanalisi del testo proposto nella sala consiliare, gli studiosi hanno lasciato ai presenti un messaggio di speranza per la Campania. Ma andiamo con ordine: alliniziativa organizzata dallex assessore allAmbiente, Valerio Boccone, hanno partecipato: il sindaco di Castel Volturno, Antonio Scalzone, lassessore alla cultura, Enrico Sorrentino, il professore Alfonso Caprio, lo scrittore Vittorio Russo, lassessore al commercio Raffaele De Crescenzo, il presidente del consiglio comunale, Giovanni Milone, la presidente dellassociazione Le Sentinelle, Paola Castelli, lex assessore Rocco Russo, nonché vari invitati.
Dopo i dovuti ringraziamenti e le convenevoli presentazioni, si è passati al dibattito. Il primo ad intervenire è stato il sindaco, che ha effettuato unanalisi politica della situazione di Castel Volturno: Solo alcuni anni fa era difficile per gli amministratori affrontare la questione ambientale e lottare contro lecomafia su questo territorio. Oggi grazie allintervento dello Stato, qualcosa sta cambiando. I cittadini non hanno paura nel denunciare i reati e nel contempo noi amministratori possiamo muoverci con il supporto di una cittadinanza attiva nel risolvere dei problemi. Gli arresti che si sono susseguiti nel tempo hanno posto fine ad un sistema che si era creato in Campania. Lantistato permeato nella società e nello Stato ha prodotto una serie di problemi che oggi gravano sul nostro territorio, ma per fortuna riguardano un passato che è ormai alle spalle. Noi oggi siamo più liberi di agire e abbiamo grandi possibilità.
Dello stesso avviso il relatore, Valerio Boccone, che esprimendo un parere sullazione amministrativa, in base ai suoi trascorsi in giunta, ha rilanciato: Liniziativa di oggi intende porre in rapporto lintervistatore che ha realizzato tale studio e il libro con la popolazione. Lintento è quello di portare a conoscenza della ricerca effettuata da alcuni studiosi sul rapporto corpo e ambiente, inquinamento e patologie. Le istituzioni si stanno appropriando del loro territorio, ma sussistono problematiche ancora da risolvere quali quella delleliminazione dellinquinamento dal ciclo alimentare.
Al riguardo è stata lanciata la provocazione: E stato affossato lindotto della Mozzarella, in quanto è stato acclarato che il latte delle bufale conteneva diossina, quando poi sappiamo che anche il latte materno è contaminato. Castel Volturno spesso è un contenitore di concezioni negative, che spesso si individua nel gergo popolare della parola degrado, ma girando un po mi sono reso conto che ci sono altre realtà più inquinate di Castel Volturno.
Poi un parere personale ed un elogio ai rappresentanti delle Sentinelle per lattività svolta per lOasi dei Variconi: Oggi finalmente qualcosa sta cambiando, ci sono dei cittadini che stancandosi delle solite beghe politiche e del familiarismo, hanno rifiutato la concezione politica dellappartenenza e stanno lavorando con le istituzioni per risolvere dei problemi legati alla città. Questi cittadini rappresentati dalle Sentinelle stanno lavorando al fine di risollevare limmagine e la sorte di alcuni luoghi della città, anche se spesso si rischia di essere incompresi da chi non ha capito che bisogna cambiare strada. Personalmente quando sono stato assessore ho tentato di dare nuovi impulsi alla politica, credendo di potere lottare contro tutto il sistema. Alla fine non sono riuscito a risolvere tutti i problemi, ma mi sono messo in discussione e ho cercato di fare qualcosa.
E stata la volta degli interventi scientifici che hanno approfondito le tematiche contenute nel libro. Su tutto risalta lanalisi politica, sociologica e scientifica della dottoressa Vincenza Pellegrino, che, partendo dalla concezione moderna del rifiuto in Campania, ha spiegato il passaggio epocale della società campana dalla realtà contadina ad un modello meridionale di urbanizzazione che negli anni 60 non ha tenuto conto di regole in quanto non vi era uno Stato pronto a supportare i dovuti interventi e che nel tempo ha tradito la cultura millenaria delle realtà locali, degenerate in un degrado culturale, ambientale, ecc. Il tutto condito dal fallimento della politica e delle istituzioni, che galvanizzate dallidea del progresso senza freni hanno tradito i valori su cui si fondava leconomia del libero mercato, trasformata oggi nelleconomia sostenuta dalla politica, la quale ha svilito uomini e territorio (vedi abusivismo edilizio, rifiuti derivanti dal sistema produttivo, ed ecomafia).
Lanalisi storica della città di Castel Volturno, in tale frangente, è stata affidata al professore Alfonso Caprio, che ripartendo dalle battaglie degli anni 70, dalla gestione amministrativa di Mario Luise, ha segnalato alcuni casi o contraddizioni storiche, quali quella del Villaggio Coppola, quella della costruzione del villaggio turistico costruito a ridosso del Lago Patria, ecc; e nel contempo ha spiegato il comportamento della società civile locale, la quale sembra attendere sempre che altri o lo Stato intervengano per ristabilire le regole, quindi non si attiva e non si autogestisce.