CESA. Faccio appello, lancio una proposta al mio amico Enzo: noi due, quali sindaci di Aversa e Cesa, rendiamoci garanti del rispetto della volontà degli abitanti del Rione Bagno, quale che essa sia.
Domenico Ciaramella, primo cittadino di Aversa, si era rivolto direttamente al suo omologo cesano Vincenzo De Angelis prima dellannunziato flop referendario di domenica e lunedì scorso in occasione del quale sono stati chiamati alle urne i cittadini dei due centri per decidere della secessione del quartiere Bagno da Aversa a Cesa. E il sindaco di questultimo aveva aderito immediatamente confermando che dal primo momento ho pensato che a dover dire la loro sono solo ed esclusivamente le persone interessate direttamente, quelle che vivono ogni giorno in quella zona.
Un patto che avrà ancora di più un suo valore alla luce del fallimento della consultazione referendario che ha visto recarsi alle urne 1574 votanti su 47.438 aventi diritto tra Aversa e Cesa, con una percentuale irrisoria, intorno al tre per cento ad Aversa, per la precisione 2,70%, mentre a Cesa i votanti sono stati il 7,31 %, con una partecipazione complessiva del 3,32%. Nemmeno alla fatidica sezione elettorale 48 (al Liceo Fermi di Aversa, dove votavano proprio i residenti del Rione Bagno) vi è stata quellaffluenza che si era ipotizzato: solo 324 i votanti a fronte dei 1046 aventi diritto con il risultato di 223 No e 101 Sì. Abbiamo sempre pensato ha dichiarato, da parte sua, il sindaco Ciaramella alla luce di questi risultati che la strada del referendum fosse sbagliata. Labbiamo subita ed abbiamo avuto la riprova dallesito, considerato che i dati che ci giungono sono del tutto irrilevanti. Come già detto più volte nei giorni di campagna elettorale, la situazione dei confini tra i vari centri dellagro aversano deve essere risolta in altro modo tra tutti i comuni interessati e credo che questa sarà la linea che sarà seguita nellambito della conferenza dei sindaci in sinergia con la Regione Campania.
Per quanto riguarda il futuro, lesponente del Pdl annunzia che da oggi saremo presenti anche di persona, ci sarà un referente nella persona di Tonino De Michele per quel Rione e cercheremo di essere più vicini di prima per cercare di soddisfare i bisogni dei residenti. Se avessi detto queste cose prima del voto sarei stato tacciato di promesse elettorali.
Da parte sua, il sindaco di Cesa De Angelis, che si era, di fatto, messo a capo del comitato per portare il Rione Bagno da Aversa a Cesa non si ritiene insoddisfatto di quanto avvenuto sino ad oggi. Il nostro obiettivo ha detto era quello di mettere in grado i residenti del Rione Bagno di decidere il loro futuro e lo abbiamo fatto. In questo modo non ci saranno più giustificazioni. Così come quando abbiamo avanzato la richiesta di annessione del Rione Bagno alla Regione Campania, in occasione della prossima seduta del consiglio comunale proporrò una delibera con la quale chiederemo, preso atto del risultato del referendum, alla Regione la non annessione del Rione Bagno. Lo stesso De Angelis conferma che Cesa continuerà ad erogare una serie di servizi al Rione Bagno mentre dintesa con il comune di Aversa ci sarà un passaggio, ma senza pressioni e senza ricatti sulla popolazione.