Battisti, Frattini richiama ambasciatore: “Non è un ritiro”

di Redazione

Franco FrattiniROMA.Il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha deciso il richiamo temporaneo a Roma, per consultazioni, dell’ambasciatore a Brasilia Gherardo La Francesca, dopo la decisione del Tribunale Supremo Federale brasiliano che ha negato l’estradizione in Italia di Cesare Battisti, consentendone la scarcerazione.

Il richiamo, si legge nella nota della Farnesina, è stato deciso “per approfondire, insieme alle altre istanze competenti, gli aspetti tecnico-giuridici relativi all’applicazione degli accordi bilaterali esistenti, in vista delle iniziative e dei ricorsi da esperire in merito nelle sedi giurisdizionali internazionali”.

Frattini ha negato che il richiamo temporaneo preluda a un ritiro del diplomatico. “No, prelude alla valutazione della situazione. Abbiamo detto – spiega il responsabile della Farnesina – che dovremo lavorare per un ricorso internazionale alla Corte dell’Aja vogliamo sapere in che atmosfera si è svolta questa procedura giudiziaria che ovviamente ci ha profondamente deluso e vogliamo capire quali sono, anche ad avviso dell’ambasciatore, i passi migliori da compiere. L’ambasciatore ha avuto degli avvocati brasiliani molto validi che ci hanno sostenuto e che ci daranno dei consigli”.

“Non credo che ci sarà una crisi fra l’Italia e il Brasile. – ha detto un portavoce del palazzo presidenziale brasiliano – Non so se la presidente Dilma Rousseff sia stata informata di questo, la sua agenda è molto piena oggi. Penso che, se ci saranno altri commenti questi arriveranno dal palazzo di Itamaraty, la sede del ministro degli esteri brasiliano, Antonio Patriota”.

Cesare Battisti, secondo il settimanale Veja, ha presentato al ministero del Lavoro una richiesta di visto per la sua permanenza nel Paese. La richiesta sarà esaminata dal Consiglio nazionale per l’emigrazione, organismo che concede i visti agli stranieri che si trovano in situazione speciali. La sua prima riunione è prevista per il 22 giugno prossimo.

“Anche se ha molti amici a Rio de Janeiro, Cesare Battisti probabilmente si stabilirà e vivrà a San Paolo. – riferiscono fonti della difesa dell’ex terrorista rosso – La sede centrale della casa editrice Martin Fontes, che pubblica i libri di Battisti, si trova proprio a San Paolo. Ora la sua priorità è quella di avere quanto prima un documento brasiliano e rispettare le limitazioni imposte dal suo status in Brasile”. Battisti si è incontrato nelle ultime ore con i suoi difensori nell’ufficio di Luiz Eduardo Greenhalgh, da tempo uno dei principali legali dell’ex terrorista.

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