VARESE.Domenica 19 è il giorno dell’incontro tra la Lega Nord e il suo popolo. A Pontida previsto un afflusso di 40mila persone.
Il primo militante è già arrivato con tre giorni di anticipo, ma l’evento di quest’anno non sarà soltanto celebrazione e festa. C’è attesa per il discorso del leader Umberto Bossi, ma il popolo verde ha bisogno di sentire altro. Ad esempio, capire le intenzioni dei vertici dopo le ultime débacle elettorali. Chi parlerà dall’imponente palco di 50 metri, se il solo Bossi o anche le altre anime del Carroccio, Maroni e Calderoli su tutti. I
l dubbio che attanaglia gli elettori leghisti: il Senatur saprà differenziarsi in nome di un movimento fortissimo sul territorio solo qualche mese fa, in ribasso secondo la base per colpa del premier? Gli elettori reclamano ora il distacco. E a Pontida vorranno capire se, come dice Salvini, abbandonare il governo sarà la scelta da prendere per salvare il partito.
E’ dall’indomani della sconfitta nei ballottaggi prima e nei referendum poi, che si rincorrono le voci di possibili svolte annunciate dal Carroccio in occasione del raduno di Pontida. Da più parti si segnalavano possibili contestazioni di quella crescente componente della base che spinge per una rottura dell’asse col Cavaliere. Un’ipotesi che, secondo alcune fonti, starebbe prendendo in considerazione lo stesso Bossi malgrado le smentite ufficiali. Ed è in questo quadro di grande attesa che si era sparsa la voceche – a differenza di tutte le altre edizioni – a intervenire quest’anno dal palco di Pontida sarebbe stato il solo Bossi.
Eventualità smentita però oggi dallo stesso Maroni. “Così ho letto sui giornali”, ha detto il responsabile del Viminale. “Noi decidiamo all’ultimo momento. Non abbiamo un cerimoniale rigido, siamo gente del popolo, decidiamo, valuteremo, vedremo e deciderà Bossi. Tutte le anticipazioni dei giornali sono fatte per rincorrersi e fare scoop che non ci sono”.
Il ministro prosegue: “Pontida è sempre un appuntamento importante per la salute della Lega, questa non è in assoluto la più importante perché ci sono stati tanti altri appuntamenti carichi di aspettative ed emozioni. Però le cose che si diranno stavolta certamente influiranno sulla scena politica, perché la Lega è sempre determinante e ancora una volta gioca un ruolo da grande protagonista”.
Il dibattito interno alla Lega non è mai mancato e non manca neanche alla vigilia di Pontida 2011. Tanto che Matteo Salvini, deputato e direttore di Radio Padania, dice a Sussidiario.net: “Certo che si discute, è normale dopo l’esito delle elezioni. E dopo la sconfitta di Milano ho fatto incontri in tutte le sezioni e, personalmente, ho le idee chiare: se non arrivano risposte in fretta, meglio tornare a correre da soli”. E la possibilità che il Carroccio possa togliere il sostegno al governo rifanno capolino.
E dal Pd, intanto, il segretario Pier Luigi Bersani accenna a un’apertura: “Faccio un augurio alla Lega: che questo appuntamento di Pontida l’aiuti ad andare a fondo del problema. La Lega governa da otto anni sugli ultimi dieci. Ha governato da Roma per tutto il Paese e i risultati non ci sono né per il Nord né per l’Italia e non ci sono neanche per la Lega. Riflettano a fondo se è il caso di rilanciare sulla vecchia strada o cercare una strada nuova, come credo sia indispensabile”.