Pontida, Bossi: “Dal 2013 in discussione leadership Berlusconi”

di Redazione

Umberto BossiROMA. “La prossima non è detto che andremo con Berlusconi, dipende dalle scelte che saranno fatte. La leadership di Berlusconi potrebbe finire nel 2013”.

Lo ha detto Umberto Bossi dal palco di Pontida durante il tradizionale raduno della Lega Nord al quale, dice il ministro Calderoli, hanno partecipato 80mila persone. “Caro Berlusconi, la tua premiership è in discussione dalle prossime elezioni – ha detto Bossi – se non saranno effettuate una serie di cose. Berlusconi non dia nulla per scontato. Può darsi che la Lega dica stop”.

“Secessione, secessione”: per ben sette volte Bossi è stato interrotto dalla folla del pratone di Pontida che a più riprese gli chiedeva la secessione dal resto dell’Italia. “Se volete la secessione ci si prepari: la Lega verrà incontro ai popoli del nord che vogliono una pressione molto forte verso il centralismo, e lo avranno. L’altra volta ci ha fermato la magistratura, questa volta saremo ancora più incazzati”.

“Bisogna abbassare le tasse – ha detto Bossi – Oggi i soldi si possono recuperare finendo le missioni di guerra che costano tantissimo. Solo la missione della Libia tra bombe e clandestini ci è costata un miliardo di euro. Bisogna intervenire sul fisco perché la pressione fiscale ha superato ogni limite”.

“Se Tremonti lavora sulle bollette energetiche un altro miliardo si può trovare”. “Dobbiamo abbassare i costi della politica – ha detto Bossi – Io ho l’Audi e me la sono comprata. Basta con le auto blu che poi pagate voi”. Bossi ha anche parlato della necessità di diminuire i rimborsi elettorali.

“Sui Ministeri Berlusconi aveva già firmato il documento, poi si è cagato sotto” ha detto Bossi, aggiungendo che lui e Roberto Calderoli hanno già firmato due decreti ministeriali per il trasferimento in Lombardia: “Il mio Ministero e quello di Calderoli verranno in Lombardia a Monza, dove il sindaco ci ha messo a disposizione una sede presso la Villa Reale. Ci ha già consegnato la targa del Ministero per Villa Reale”.

LE “SCADENZE” DELLA LEGA. Entro 30 giorni, invece, per il Carroccio devono essere approvati altri sei punti: l’attivazione delle procedure per l’attribuzione di ulteriori forme di autonomia alle regioni che le abbiano richieste; approvazione delle misure per la riduzione delle bollette energetiche; riforma del patto di stabilità interno per i Comuni e per le Province; taglio dei costi della politica; finanziamento del trasporto pubblico locale; prime norme per l’abolizione delle ganasche fiscali e delle misure “vessatorie” di Equitalia. La Lega chiede inoltre che entro 60 giorni venga approvata la metodologia per la definizione dei costi standard da applicarsi alle amministrazioni dello Stato. Entro l’estate del 2011 il Carroccio chiede di approvare la proposta di legge di riforma fiscale e l’approvazione definitiva in Parlamento entro la fine dell’anno. La soluzione definitiva del problema delle quote latte dovrà essere definita entro l’autunno del 2011, mentre entro il dicembre di quest’anno dovrà essere definito il codice delle autonomie.

“MARONI PREMIER SUBITO”. Oltre allo striscione, i leghisti hanno innalzato molti cartelli con la stessa scritta con l’aggiunta ‘Subito!!!’ davanti al palco. Molti leghisti proprio sotto il palco hanno anche distribuito diversi volantini con la scritta ‘Maroni presidente del Consiglio subito’. Alla domanda se veramente chiedono che l’attuale ministro dell’Interno diventi premier in un prossimo governo, i militanti hanno risposto praticamente all’unanimità: “Magari…”.

ALEMANNO E POLVERINI. “Io non sono più disponibile ad ascoltare questi appelli e a considerarli delle buffonate, delle battute. Non è possibile. Questo comincia a essere troppo oltre i limiti costituzionali” ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, dopo il discorso di Bossi a Pontida, parlando in particolare sulla richiesta della Lega di spostare alcuni ministeri dalla Capitale. “Non ho dubbi che nelle prossime ore ascolteremo una ferma presa di posizione del capo dello Stato” ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, commentando a caldo le dichiarazioni di Bossi, da Pontida, in particolare in merito a secessione e spostamento dei ministeri. Bossi “stia attento, non vorrei che per passare un’ora di vivacità assieme alla sua base metta in discussione davvero tutto”, aggiunge  Polverini, che mette in guardia il ministro per le Riforme e chiede che il premier Berlusconi “metta la parola fine” alla questione. “Questa gente – aggiunge Polverini, riferendosi alla Lega – parla della vita delle persone con una leggerezza che non mi sarei aspettata”.

IL RADUNO. Il pratone di Pontida si era riempito già dalle prime ore del mattino. Autobus con i militanti del Carroccio e centinaia di auto hanno percorso la strada provinciale occupando tutti i parcheggi della zona. Nel pratone c’è una grande statua di Alberto da Giussano e un gruppo di militanti ha deposto un grande striscione davanti al palco con la scritta in verde “Maroni presidente del Consiglio”. Anche da Cassano Magnago, il comune natale di Umberto Bossi “il paese del Capo”, è partita stamani una comitiva di militanti della Lega Nord alla volta di Pontida. Muniti di bandiere, fazzoletti verdi e copie de “La Padania”, i leghisti della zona si sono ritrovati di prima mattina davanti alla sede del movimento in centro al paese e hanno raggiunto il tradizionale raduno in provincia di Bergamo a bordo di un autobus su cui non c’era un posto libero, tutti prenotati da giorni.

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