LUSCIANO. Si è svolta lo scorso 29 aprile, presso la libreria Il Filo di Roma, alla presenza di un folto pubblico, la presentazione ufficiale del primo romanzo di Roberto Agrippino, 39enne originario di Lusciano.
Lautore, nato a Pinerolo nel 71, sè laureato a Napoli in scienze politiche nel 1997. Sposato con la dottoressa Elvira DAlessio, abita a Roma da 10 anni, ove insegna privatamente inglese. La Cena delle Ombre è un romanzo che nasce quale prodotto di almeno 3 anime diverse che lautore ha tentato di fondere insieme.
La prima anima è una biografia mista dello scrittore e di una persona, principale ispiratore del romanzo. Uno spaccato di vita vera, con passioni, sentimenti nei quali i più potrebbero rivedere parte della propria esistenza; la seconda è una componente di pura invenzione necessaria, però, per la costruzione di una storia che fosse funzionale al raggiungimento dello scopo del romanzo, componente che amplifica e smorza il tono di molte situazioni narrate; la terza è unanima fantasy, che simpone prepotentemente nel finale, il momento culminante della profonda autoanalisi che fa il protagonista, come una sorta di esperienza al confine tra mistico ed onirico. I significati del libro sono molti ed altrettante sono le digressioni su temi di grande attualità: depressione, disoccupazione, famiglia ed amore; il lettore può contestualizzare la vicenda nel modo ad esso più congeniale, vista la scelta indovinata dellautore di omettere il riferimento alla città ove si svolge la vicenda.
Con la maestria e la bravura tipiche del narratore più esperto e navigato, Roberto Agrippino descrive una discesa verso le profondità dellanima attraverso lesperienza del personaggio principale Lorenzo (che incarna buona parte dei giovani doggi) trentenne disoccupato dalle qualità poco apprezzate, impegnato ad affrontare le sue difficoltà ed i problemi quotidiani. Un lavoro che non arriva mai e lincomunicabilità familiare e, rendono il protagonista del romanzo, un soggetto ansioso e depresso, con scarsissima stima di sé stesso ed una visione della vita fortemente pessimistica. Lennesima delusione condurrà un Lorenzo solo, completamente disorientato e pronto al suicidio su un vecchio ponte ove avverrà lincontro apparentemente casuale con un personaggio accattivante e misterioso che porterà il protagonista ad affrontare un viaggio introspettivo attraverso le sue paure ed i suoi dubbi.
La forma scelta per questa articolata operazione di autovalutazione è quella di una cena (da qui il titolo del romanzo) dove, ognuno dei personaggi coinvolti, rappresenta una delle tante componenti dellanimo del protagonista. Il finale, assolutamente non scontato, presenta un vero colpo di scena. Il prossimo 12 giugno presso la sala “Porta del Parco di San Felice Circeo (Latina) riceverà il Premio Letterario “Circe d’oro e Ulisse D’oro nellambito del 14° Premio Internazionale Magna Grecia. Il libro può essere acquistato c/o librerie Quarto Stato, Mondadori ed Edicolè di Aversa e c/o Mondadori allinterno del centro commerciale Medì di Teverola.