MARCIANISE. E stata una serata emozionante. Giovedì il cavedio era strapieno, con alunni, genitori, docenti, ma anche dirigenti scolastici, cultori di letteratura greca ed esponenti delle istituzioni del territorio, che hanno sempre dimostrato sensibilità e vicinanza alle tante iniziative culturali del liceo Quercia.
I ragazzi sono riusciti a comunicare lessenza dello spirito tragico, dando vita ad una rappresentazione corale coinvolgente. Il tema universale dellamore, che attraversa ogni luogo ed ogni tempo, sospendendosi al filo delleternità, è stato incarnato dalle eroine di Sofocle ed Euripide, Deianira, Alcesti e Fedra, nella cornice dialogica tanto cara a Socrate e Platone.
La capacità espressiva dei ragazzi ha reso la struttura narrativa fluida ed accattivante, senza lasciare il benché minimo spazio a vuoti di distrazione e di noia tra il pubblico. Un pubblico, anzi, molto attento, che ha apprezzato la vis comunicativa degli allievi, come hanno dimostrato i numeroso applausi che hanno accompagnato i momenti cruciali della serata. In prima fila il Dirigente Scolastico Diamante Marotta, emazionatissimo, che è stato costantemente vicino agli allievi ed alle docenti, autrici, con un durissimo ed appassionato lavoro, della regia, della sceneggiatura e del riadattamento di testi bellissimi ma anche complessi.
Le professoresse Maria Adelaide Cusano, Maria Luce Porceddu e Giulia Rocco sono state le anime di unavventura didattica, umana e professionale, che nessuno dei ragazzi coinvolti nel laboratorio di teatro antico dimenticherà. Un lavoro fatto di competenza, passione e pazienza, che ha ripagato i tanti sacrifici profusi per portare a termine un progetto che allinizio pareva unautentica impresa. Invece è stato tutto bellissimo. La tensione, prima di andare in scena, era altissima tra i giovani attori e le docenti registe. Ma poi, limpeccabile interpretazione degli studenti ha sciolto i cuori del pubblico, tenendolo costantemente attento e partecipe. Prezioso è stato il lavoro di supervisione e di direzione artistica di Massimo Santoro.
Alla fine lunghissimi applausi hanno fatto da naturale cornice ai giovani protagonisti. I tanti consensi avuti a fine spettacolo ed anche nei giorni successivi inorgogliscono lintera comunità scolastica e costituiscono il punto di partenza per continuare anche nel prossimo anno scolastico lesperienza del laboratorio di teatro antico. Il naturale approdo di questo affascinante viaggio potrebbe essere, già dallanno prossimo, la rassegna internazionale di teatro antico di Siracusa.