PARETE. Al primo Consiglio è stato fatto un passo indietro di venti anni. Lo afferma Gino Pellegrino, consigliere comunale di opposizione.
Mi dispiace per i cinquanta imprenditori che hanno partecipato al bando Pip (Piani per gli Insediamenti Produttivi), per i numerosi professionisti che hanno creduto in tale progetto, per la maggioranza dei proprietari coinvolti fin dallinizio e per i tanti disoccupati di Parete: purtroppo, nellattuale amministrazione di sinistra, è emerso che non c’è alcun accordo per il rilancio economico e occupazionale di Parete e che sui Pipci sono posizioni divergenti.
Addirittura il Sindaco ha scelto come assessore allurbanistica e alle attività produttive lingegner Principato, lunico tra i tanti proprietari della zona Pip che nei mesi scorsi ha presentato ricorso al Tar e alla Regione per l’annullamento del suddetto progetto. I ricorsi presentati da questultimo, proprietario di un piccolo pezzetto di terreno corrispondente al 2% dellarea, erano poggiati sul nulla e sia lavvocato nominato dal Comune di Parete, sia la Regione hanno dato ragione alla nostra tesi. Per ovvi motivi dincompatibilità, lassessore Principato ha rinunciato a portare aventi il ricorso, ma il nodo politico è tuttaltro che risolto.
Ora, dopo questa nomina assessoriale e landamento del primo consiglio comunale, dubito fortemente che il progetto Pip possa andare avanti con questamministrazione. Si è capito che lintento è quello di smantellare lottimo lavoro fatto finora: un progetto che era stato portato avanti in concertazione con gli imprenditori e con i proprietari delle aree e che aveva avuto unampia condivisione.
Il Comune aveva chiesto il massimo delle garanzie, sia in termini progettuali (con il Business Plan) sia sul piano economico finanziario con la presentazione di una fideiussione: se il procedimento non verrà chiuso in tempi rapidi, a scadenza delle polizze gli imprenditori dovranno affrontare le spese di rinnovo.
Mi preme sottolineare ancora una volta che, con lassegnazione delle aree Pip, ci sarebbero tanti vantaggi per le imprese e per lo sviluppo del nostro territorio. In tutti questi anni, la maggior parte delle attività produttive e degli artigiani presenti a Parete ha dovuto operare in strutture inadeguate, non conformi e con limpossibilità di accedere a finanziamenti pubblici e privati. Altri si sono visti costretti ad investire in altri contesti, lontano dalla propria città.
Adesso, la speranza è che tale progetto sia portato avanti anche con nuovi apporti e proposte da parte dellattuale amministrazione, ma il sindaco e tutta la maggioranza dovranno evitare che miseri interessi privati di pochi possano andare a discapito della collettività.
Chiedo al Sindaco di fare chiarezza su questo punto, di comunicare alla cittadinanza la posizione ufficiale dellamministrazione e le modalità con cui vorrà procedere su una tematica che, ripeto, resta centrale per il rilancio economico e sociale del nostro territorio.