La maggioranza al Pd: “Aprite i vostri armadi pieni di scheletri”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Come aveva giustamente teorizzato il buon filosofo napoletano Gian Battista Vico, il nostro vissuto è fatto di corsi e ricorsi storici, i quali servono solo a dimostrare che, in fondo in fondo, nulla o poco può davvero cambiare nella vita.

Certamente non cambia la gran “faccia tosta” dei rappresentanti di oggi del Partito Democratico di Sant’Arpino, amministratori di ieri del Comune: artefici di un oscuro passato che evidentemente pensano di avere insabbiato o accuratamente chiuso negli armadi di casa. Vengono in piazza a fare demagogia, falso moralismo, prediche oscene. Riescono a dire tutto e il contrario di tutto, per non dire sostanzialmente nulla! Quel nulla a cui, alcuni di loro, si accompagnano da anni, come errabondi in “dolce vagare”.

Ma dove erano “costoro” quando nel 2004 la Giunta Savoia votava l’esternalizzazione dei tributi comunali? Al mare? Ospiti su qualche lussuosa barca? Di proprietà di qualche “fida” società concorrente? Provate a leggere e rileggere quello che scrivono i democratici di Sant’Arpino, e fateci sapere, cari concittadini, se è più lecito ridere o piangere.

Nel 2004 hanno voluto a tutti i costi una gara per affidare a una società privata la riscossione dei tributi, e oggi si lamentano che l’Amministrazione Di Santo stia facendo la stessa cosa. Nel 2004 hanno “tagliato la testa” all’Assessore e al Funzionario addetti ai Tributi Comunali. Erano evidentemente due personaggi ‘scomodi’ per Savoia. Eppure Assessore e Funzionario avevano contribuito ad abbassare l’aliquota Ici e il costo dell’acqua, a tutto vantaggio dei cittadini.

Da quel momento, gennaio 2005, l’amministrazione comunale guidata da Savoia ha aumentato l’Ici per una maggiore entrata pari a circa 75.000 euro, ha raddoppiato l’addizionale Irpef, portandola dallo 0,2 allo 0,4 per mille, con un aumento delle entrate pari a 168.300 euro, la Tarsu di 1 euro a metro quadro per le civili abitazioni, aumenti inoltre del canone acqua e del costo di costruzione passato da 119,11 a 215,22 euro. E oggi che ci dicono? Andiamo a rileggere il loro volantino: “…i cittadini devono sapere che l’ufficio tributi, prima dell’insediamento di questa amministrazione, funzionava egregiamente…”. Amici e Cittadini, ma ci rendiamo conto?!

Invece, l’amministrazione Di Santo, dal 15 aprile 2008 a tutt’oggi. non ha aumentato nemmeno di un centesimo le tasse comunali! Questi signori si trovano in uno stato confusionale irreversibile. Ma invece di fare i moralisti da strapazzo, perché non vengono in piazza a raccontarci la verità sulla gara, prima voluta e poi annullata dalla giunta Savoia?

Cari errabondi, fermatevi per un attimo, tirate un lungo respiro, e provate ad aprire le ante dei vostri armadi: vi apparirà lo spettro di numerosi scheletri, tutti ancora intatti, tutti custodi di amare verità mal celate!

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