TRENTOLA DUCENTA. Anche la commissione regionale per i beni confiscati ha preso atto che gli atti posti in essere dal sottoscritto nei confronti della Comunità Capodarco sono legittimi e rientrano nei poteri relativi alla mia carica di primo cittadino.
Ad affermarlo è il sindaco Michele Griffo, reduce dalla riunione tenutasi ieri mattina presso la commissione regionale, presieduta da Antonio Amato, cui erano presenti anche diversi consiglieri regionali, tra cui i casertani Angelo Consoli (Udc), Angelo Polverino (Pdl) ed Enrico Fabozzi (Pd), oltre a Franco Malvano, commissario regionale antiracket, Antonio Cananà, vicedirettore dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati, nonché i rappresentanti di Libera e della Capodarco.
Griffo ha spiegato le ragioni che lo hanno portato a dichiarare irricevibile la richiesta di proroga del comodato duso della villa confiscata al boss Dario De Simone, attualmente sede della casa-famiglia Compagnia dei Felicioni gestita dalla Comunità Capodarco. Il comodato duso scade nellaprile 2012 e Griffo, da poco insediatosi alla guida del Comune di Trentola Ducenta, ha manifestato di voler valutare soluzioni diverse dalla Capodarco, ossia affidare il bene confiscato ad unaltra casa-famiglia o ad unassociazione impegnata sul fronte anticamorra.
Tra laltro, lo stesso Griffo, in questi giorni, ha denunciato lassociazione per il mancato pagamento dei canoni dellacqua e della spazzatura, come aveva annunciato poco dopo le elezioni del 15 e 16 maggio. E ha sottolineato come la Capodarco percepisce dai 35 ai 50mila euro lanno per ogni bambino. Dunque, non unassociazione di volontariato ma che opera a scopo di lucro.
Inoltre, il sindaco ha denunciato il tentativo di golpe da parte delle associazioni che si sono schierate con la Capodarco: Capisco che ci sono interessi nella vicenda, ma non si deve offendere chi, come il sottoscritto, opera con legalità e correttezza. Insomma, come da pronostico, Griffo non fa alcun passo indietro.