1
VILLA LITERNO. Cari Concittadini, non immaginavo di intervenire ancora una volta dopo la schiacciante vittoria elettorale di Nicola Tamburrino, nostro sindaco.
Questa volta, però, per evidenziare il clima di odio che si è generato nei miei confronti da parte di persone meschine che, non contente di avermi già fatto bersaglio di numerosi messaggi elettronici contenenti parole ingiuriose e minacce varie, si sono divertite, con vernice a secco, ad imbrattare, con frasi offensive, la parete esterna del mio studio di Villa Literno.Forse con questo mio disappunto, lautore o gli autori di questo miserabile atto penseranno di aver raggiunto lo scopo, ossia quello di mortificare la mia persona.
A questi subdoli e spregevoli sconosciuti io dico che non hanno assolutamente scalfito per nulla la mia onorata immagine che, viceversa, esce ancora più forte e più determinata di prima e sempre più orgogliosa di essersi battuta per una giusta causa.
Ricordate che io resto sempre uno stimato avvocato, e voi ? Chi siete!
Questo è il prezzo che devo pagare per essermi, liberamente e senza alcun compromesso, schierato al fianco di una parte politica che ho ritenuto essere allaltezza di poter dare, dopo anni di buio totale, significative risposte alle legittime aspettative della cittadinanza e soprattutto dei giovani liternesi? Ai cittadini onesti, lardua sentenza!
Mi si consenta, però, innanzi a cotanta viltà di dire a voi che vi nascondete nelle oscure tenebre della notte al solo scopo di offendere e di ingiuriare: io provo per voi compassione e tristezza!
Provo tristezza per il vostro insano gesto che, seppur diretto alla mia persona, è stato imbrattato il muro dellabitazione dei miei genitori, che non meritano questo vergognoso attentato alle loro cose.
Ivi dorme mia madre, oramai vedova e anziana, e voi, vigliaccamente avete approfittato del buio per agire indisturbati oltre che renderla ora preoccupata per suo figlio.
Vergogna! Vergogna e ancora vergogna! E si vergognino chi alimenta questo clima di odio profondo e di vendetta verso un cittadino che ha inteso semplicemente esprimere ciò che pensava. Non mi pare di aver mai offeso nessuno. Né che sia mai stato espresso nei mie scritti valutazioni personali che non fossero circoscritti alla sola critica politica. Vergogna ancora, e poi ancora vergogna! E, fermo restando la querela già pronta per essere depositata innanzi alla Autorità Giudiziaria, invito gli autori a pensare, per un attimo, se la loro ignobile azione fosse stata, a parti invertite, indirizzata nei loro confronti. Le offese mosse verso la mia persona hanno solo evidenziato il vostro squallore e la vostra pochezza intellettuale e culturale. Sappiate che rifarei settanta volte sette quello che ho pensato, fatto, detto e scritto, e se tutto ciò ha destato preoccupazione e dato fastidio a qualcosa o qualcuno, sappiate che, alloccorrenza, continuerò, politicamente parlando, ad esprimere le mie idee, e mi troverete sempre pronto ad evidenziare le ingiustizie sociali e quelle scelte che non hanno come fine primario il bene della cittadina.
E allora vi dico che se volete tacitarmi o sbarazzarvi di me, non vi resta che quello di assassinarmi, almeno potrei avere il gusto di vedervi in faccia e potervi dire quanto siete una nullità e quanto insignificante è la vostra esistenza, ma sono convinto che anche quellinsano gesto verrebbe compiuto alle mie spalle. Vergogna!
E badate che se mi uccidete, fermate solo il mio corpo ma non le mie idee e i miei sani principi di libertà che continueranno a vivere nel ricordo dei cittadini onesti.
Non posso credere che esistano ancora persone che sfogano la loro rabbia e i risentimenti con cotanta grettezza. E per fortuna mi sovviene il pensiero che questa mediocrità di gente sia solo sporadica ed una irrisoria minoranza, insignificante ed inqualificabile squadriglia di persone che fanno invidia ai peggiori soldati della milizia bolscevica ed ai nazifascisti del terzo reich.
Manipoli di gentaglia che sarà spazzata via per sempre! Ma resta aperta una porta per chi si ravvede e sceglie di condividere la giustizia e la libertà perché non è possibile che nel ventunesimo secolo si debba ancora assistere a tanto squallore, ad un sottolivello culturale, sociale e soprattutto morale nonostante la presenza di una significativa espansione culturale dovuta in primis alla scuola, alla televisione, ad internet ed altri canali di divulgazione che hanno consentito a chiunque di comprendere che la libertà di espressione del pensiero, costituzionalmente garantito, come la libertà di autodeterminarsi del cittadino e a maggior ragione del popolo sovrano, sono le condizioni imprescindibili di una società civile senza le quali ci sarebbe solo anarchia.
Se però esiste cotanta miseria morale, allora, credetemi, posso solo essere dispiaciuto per tali persone per essere scese veramente in basso ma molto in basso! Con profonda amarezza!
Avv. Angelo BOCCHINO