AVERSA. La città normanna vuole a tutti i costi conquistare il “Guinness dei primati” nella sezione “paradossi”.
Diciamo subito che il concerto in questione si teneva nello spazio esterno di un bar sito tra via Salvo D’Acquisto e via Michelangelo, cioè in quelle strade della presunta “movida” aversana dove notoriamente i residenti, specie d’estate, nella pressoché totale assenza (seppur più volte denunciata) delle forze dell’ordine, sono sottoposti, fin quasi all’alba, agli schiamazzi ed alle risse prodotte da miriadi di ragazzi semi-ubriachi (e non solo) che scorrazzano rumorosamente in moto e in auto. Come mai, allora, tanta insolita mobilitazione dei tutori dell’ordine pubblico per un semplice concerto estivo all’aperto destinato a terminare a mezzanotte in punto?
Inadempienze amministrative dei gestori del locale? Nient’affatto!Risse in corso, abusi di alcool o spaccio di stupefacenti? Macché! Presenza tra il pubblico di personaggi non in regola con la legge? Neanche per sogno, anzi…mai vista tanta bella e scelta gente del mondo professionale, artistico e studentesco cittadino.
Ed allora per quale motivo tutto quello strano e continuo stillicidio di sopralluoghi e di pignole richieste di esibizione di documenti rivolte agli organizzatori dell’evento?E’ presto detto: qualche solerte cittadino, in pieno luglio ed appena trascorse le ore 21.30 (sottolineiamo le 21.30) ha pensato di chiamare la polizia municipale e perfino i carabinieri per denunciare il “turbamento della quiete pubblica” di uno spettacolo musicale…non ancora iniziato! Ma la cosa più stupefacente è che le forze dell’ordine si sono precipitate sul posto “incriminato” per ben tre volte consecutive al fine di tutelare questodavvero “fortunato” cittadino edil suo diritto alla quiete che per la verità non era stata ancora turbata e che tra l’altro non lo è stata neppure in seguito, fino alla mezzanotte in punto, ora in cui lo spettacolo, a norma di legge, si è concluso.
Ironia a parte, sia gli organizzatori del concerto che il numeroso e “titolato” pubblico presente non hanno mandato giù questa davvero sgradevole, singolare ed inspiegabile azione che alcuni, forse esagerando, hanno voluto addirittura interpretare come un tentativo di boicottaggio…..soprattutto perché ben consci del diverso atteggiamento, cioè la latitanza, assunto di regola nei confronti dei veri, continui, illegali e pericolosi schiamazzatori diurni e notturni ormai da anni “padroni” di via D’Acquisto e strade viciniori.
Si preferisce dunque tollerare ed ignorare le mini-gang di teppistelli che infestano e degradano rumorosamente le strade di Aversa Sud ed al loro posto colpire, disincentivare e perseguitare imprenditori coraggiosi ed associazioni culturali serie che in quelle stesse zone e nella stessa città cercano di portare, anche e non solo con la musica, un più alto tono culturale ed una migliore qualità della vita?
Caro sindaco Ciaramella, se le è ancora tanto caro lo slogan “Riprendiamoci la notte aversana”, ci dica: è davvero questo ciò che vuole?Non le sembra un tantino eccessivo e ingiusto chiudereocchi ed orecchi sugli insopportabili “schiamazzi” del degrado e della prevaricazione per poi aprirli entrambi e fin troppo, invece, sui più dolci “rumori” dell’arte, della musica e della cultura? Confidiamo in un suo intervento.