NAPOLI. Dura presa di posizione sull’emergenza rifiuti dell’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, secondo il quale “di fronte a chi continua a rifugiarsi nei propri egoismi e non riesce a liberarsi da visioni settarie della realtà, non ci può essere risposta”.
Il cardinale afferma: “La condanna è nell’isolamento di posizioni inaccettabili, lontane da ogni ragionevole soglia di solidarietà umana e sociale”. “Delusione e amarezza. Napoli ancora umiliata e tradita nella sua dignità, nelle sue attese e soprattutto nei suoi diritti. Di fronte al dramma che continua a vivere la nostra città, come pure parte della provincia, ogni parola appare ormai fuori posto”. Lo dice il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, sull’emergenza rifiuti, in una “riflessione” diffusa oggi.
L’arcivescovo dice “basta” con “misure che non risolvono” l’emergenza rifiuti, “basta con gli attendismi” e “basta anche con le distinzioni e gli scambi di accuse che, in questo momento, servono solo ad allontanare la soluzione del problema”. Il duro atto d’accusa è contenuto in una “riflessione” diffusa oggi nella quale l’arcivescovo afferma: “La triste vicenda dei rifiuti di Napoli è questione morale per tutti, prima ancora di essere responsabilità di alcuni o di una comunità. Nessuno può pensare di vivere una vita sana e al riparo da ogni possibile “infezione” se nel corpo c’è comunque una qualche patologia”.
DECRETO COL ‘NO’ DELLA LEGA. Intanto, arriva il decreto contro lemergenza rifiuti a Napoli. Ma il governo si divide: la Lega, infatti, ha votato no anche alla versione “dimezzata” del provvedimento, senza lindicazione delle nuove discariche e con la possibilità di trasferire i rifiuti solo nelle Regioni che si dichiarano disponibili ad ospitarli e con accordi bilaterali. Deluso il presidente della Campania, Stefano Caldoro: “Mi sarei aspettato ben altro”. Critico anche De Magistris.
DE MAGISTRIS. “Apprendiamo oggi la notizia che domani e domenica gli impianti Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e Pianodardine (Avellino) resteranno chiusi. Per questo, chiediamo al presidente della Regione Caldoro e ai presidenti delle Province interessate di garantire il pieno funzionamento degli impianti”. Lo affermano in una nota il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e il vicesindaco Tommaso Sodano, che aggiungono: “Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri non ci soddisfa perché non incide realmente sulla difficile condizione vissuta dalla città di Napoli”. Una condizione, rilevano, “che, grazie agli sforzi dell’Amministrazione comunale, registra ogni giorno un netto miglioramento, ma che deve essere attentamente monitorata per evitare possibili recrudescenze”. “In caso contrario, infatti – aggiungono – verrebbe vanificato tutto lo sforzo messo in campo dal Comune, il quale da giorni, grazie anche al prezioso impegno dei lavoratori dell’Asia, sta portando avanti una raccolta dei rifiuti 24 ore su 24”
SITUAZIONE. Ancora in calo le giacenze di rifiuti per le strade di Napoli che scendono sotto le 1300 tonnellate. È quanto fa sapere l’Asìa, azienda speciale del Comune di Napoli, addetta all’igiene della città. Nella serata di ieri, le tonnellate sversate sono state 1244 alle quali vanno ad aggiungersi altre 650 tonnellate conferite alle 8:30 di questa mattina. Gli impianti nei quali sono stati sversati i rifiuti sono Chiaiano, Giugliano, Tufino e Santa Maria Capua Vetere. Ad Acerra (Italambiente), fa saper Raphael Rossi, presidente di Asia, si comincerà a conferire a partire dalle 13. Va migliorando la situazione nelle periferie cittadine, sebbene, sottolinea Rossi, “restano cumuli in alcuni punti”.