CARINARO. Il carrozzone politico amministrativo costruito da Masi continua a perdere pezzi. Lo affermano i consiglieri di opposizione del gruppo Rinascita per Carinaro, Domenico DAgostino e Lello Sardo.
Dopo la sceneggiata dellex assessore comunale Giuseppe Barbato, continuano gli esponenti della minoranza al quale il sindaco tolse lassessorato e la delega perché candidatosi alle elezioni provinciali con il centrodestra, non appena lex vicesindaco Angelo Sglavo si è dimesso, il sindaco non ha trovato di meglio che restituire la sola delega (non lassessorato) al recalcitrante Barbato, che gongola nelle stanze del comune. Per DAgostino e Sardo le fulminee dimissioni del vicesindaco e dellassessore Maria Grazia De Chiara sono un mistero ed offrono unimmagine della politica veramente desolante.
Due assessori si dimettono sottolineano i due consiglieri mentre il consigliere Barbato, dopo un anno di purgatorio, viene accontentato con una delega. Altri due assessori, Lisbino e DellAprovitola, non si presentano in consiglio comunale e fanno andare deserta la seduta perché non accettano le scelte politiche del sindaco relative alla carica di vicesindaco e allassegnazione delle deleghe. Cè veramente poco di edificante in questa azione politica, che costituisce un messaggio negativo soprattutto per i giovani carinaresi, che vogliono impegnarsi costruttivamente per il proprio paese.
Questi comportamenti politici della maggioranza, secondo lopposizione, stanno a dimostrare che Masi non proponeva alla cittadinanza un progetto politico ma un sistema di spartizione. Un sindaco che vive continuamente di questi espedienti da 40 anni aggiungono certamente non può fare del bene al nostro paese, che invece ha bisogno di unamministrazione efficiente e trasparente. Ai carinaresi non serve un sindaco politicamente debole che, chiuso nel palazzo, pensa soltanto a galleggiare, aggrappato alla propria poltrona. Il già vicesindaco Sglavo in un manifesto murale ha cercato di giustificare i motivi dellabbandono, ma sono evidenti la rottura con il sindaco e la situazione di crisi allinterno della maggioranza. Le dimissioni di due assessori e la perdita di consenso testimoniano che questa maggioranza, paralizzata da veti incrociati, non esiste più.
Di qui linvito di DAgostino e Sardo ai consiglieri di maggioranza che non hanno rispettato il codice etico sottoscritto di fare un passo indietro al fine di non portare il paese nel baratro. I carinaresi concludono i due consiglieri di minoranza non meritano ciò. A due anni dalle elezioni comunali, i fatti ci danno pienamente ragione.