Strauss Kahn torna libero: smontate le accuse di stupro

di Redazione

Strauss KahnNEW YORK.Il giudice Michael Obus della Corte suprema statale di New York ha revocato gli arresti domiciliari a Dominique Strauss-Kahn, l’ex numero uno del Fondo monetario internazionale, accusato di stupro da una cameriera dell’hotel Sofitel di Manhattan.

“Riconosco che le circostanze di questo caso sono cambiate sostanzialmente e riconosco che il rischio che lui non si presenti si sia attenuato di molto. Rilascio il signor Strauss-Kahn sulla base della sua dichiarazione formale che rispetterà determinate condizioni”, ha detto il giudice, riconoscendo che vi sono dubbi sulla credibilità delle accuse avanzate dalla cameriera, una donna di 32 anni originaria della Guinea.

Strauss-Kahn dopo l’udienza di oggi ha lasciato il Palazzo di Giustizia di Manhattan sorridente, una mano sulla spalla della moglie, Anne Sinclair. I due hanno attraversato una vera e propria folla di giornalisti e fotografi, contenuti dietro ad apposite transenne. Strauss-Kahn, abito blu e cravatta celeste, e la moglie hanno sorriso ai giornalisti, ma non hanno fatto alcun gesto né pronunciato alcuna parola.

L’udienza alla Corte Suprema è iniziata puntuale alle 11:30, le 17:30 italiane. Dopo poco è stata formalizzata la decisione di revocare gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex numero uno del Fmi. Secondo i giornalisti, in aula brillava per la sua assenza Cyrus Vance, il procuratore del distretto di New York che ha gestito il caso.

Il presidente del tribunale di New York ha precisato però che il caso rimane aperto, anche se la maggior parte delle accuse sono state revocate. All’ex presidente dell’ Fmi è stato deciso di restituire la cauzione di un milione di dollari, ma non il passaporto. L’ex numero uno dell’Fmi può spostarsi liberamente, ma non ha il diritto di lasciare gli Stati Uniti e dovrà tornare il 18 luglio in tribunale.

I procuratori che indagano sul caso di Strauss-Kahn sono pronti a un riesame dell’intero dossier, per valutare la possibilità di presentare un nuovo impianto accusatorio, ha poi precisato il giudice. “Non c’è fretta nell’arrivare a un giudizio. Si continuerà ad investigare e a riesaminare la materia in modo apprpriato” alla luce di un nuovo impianto accusatorio, ha detto il giudice.

La cameriera rischia fino a cinque anni di carcere per avere mentito sotto giuramento dinnanzi a un Gran Giurì nel corso di una delle udienze preliminari. Secondo il codice di procedura penale Usa, chiunque fa dichiarazioni false sotto giuramento di fronte a un Gran Giurì o a un tribunale, “può essere multato o incarcerato fino a cinque anni, o ambedue le cose”.

La donna secondo i procuratori ha inventato e imparato a memoria una storia di violenze subite in Guinea Gli assistenti procuratori distrettuali John (Artie) McConnell e Joan Illuzzi-Orbon scrivono nella lettera inviata ai difensori di Strauss-Kahn, gli avvocati Benjamin Brafman e e William Taylor_ “Nella sua richiesta (di asilo) (la donna) ha dichiarato sotto giuramento che lei e suo marito furono perseguitati, la loro casa distrutta dalla polizia, il marito picchiato e rinchiuso in carcere fino a morire, che lei a sua volta subì violenza…. Nella sua dichiarazione lei ha sostenuto che tutto ciò successe per l’opposzione sua e di suo marito al regime. Fu così che nel 2004 la donna riuscì a convincere le autorità americane a concederle asilo”.

Nelle successive indagini avviate dalla procura, lei stessa ha ammesso che quelle dichiarazioni erano false. “Lei – si legge nella lettera dei procuratori – ha ammesso di essersi preparata una dichiarazione con l’assistenza di un amico che le aveva preparato una cassetta audio pre-registrata, contenente la stessa dichiarazione da lei stessa successivamente rilasciata. Lei ha ammesso di aver imparato a memoria i fatti denunciati ascoltando ripetutamente la registrazione. In numerose deposizioni ha ribadito le dichiarazioni risultate false. Infine ha ammesso di aver fatto tutto questo per rimanere coerente con le dichiarazioni rese al momento della richiesta di asilo”. I procuratori hanno scritto anche che la donna “ha mentito” per quanto riguarda un eventuale stupro subito in Guinea. “Prima in colloqui avuti con l’assistente procuratore assegnato al caso ha ribadito nei dettagli i particolari di quello stupro. Poi ha successivamente affermato che aveva mentito, che lo stupro non era mai avvenuto e che l’episodio faceva parte della storia imparata a memoria pur di ottenere asilo”.

Thompson ha oggi confermato che la cameriera del Sofitel è stata violentata dall’ex numero uno del Fondo Monetario Internazionale, e che parlare di sesso consensuale, come intende fare la difesa del politico francese, “è una menzogna”. Con un lungo monologo, Thompson ha fornito ampi dettagli sul presunto stupro subito dalla donna. La cameriera del Sofitel sarebbe stata afferrata violentemente da Strauss-Kahn a un seno e l’uomo le avrebbe poi infilato una mano tra le gambe, con una violenza tale da “graffiarle la vagina”, ha indicato il legale. Quando la donna è stata ricoverata, ha proseguito Thompson, “le infermiere hanno visto i graffi, li hanno fotografati, e le foto sono state consegnate al procuratore. Parlare di sesso consensuale è una menzogna”.

Il legale sostiene inoltre che la donna si è lussata una spalla, vista la violenza del contatto, e ha subito danni ai legamenti. “Dovrà forse essere operata”, ha precisato Thompson. L’avvocato ha poi riconosciuto che la cameriera non è stata sempre precisa con le autorità Usa nelle sue dichiarazioni al momento di emigrare negli Usa, ma di averlo segnalato lei stessa al tribunale all’inizio della vicenda Strauss-Kahn. Thompson ha infine confermato che la presunta vittima aveva subito mutilazioni genitali in Africa, dove sarebbe stata inoltre stuprata da un gruppo di soldati, diversi anni or sono.

Le accuse di violenza sessuale mosse contro Strauss-Kahn, aveva riferito oggi il New York Times, sono crollate dopo che la vittima avrebbe fornito ripetutamente false testimonianze. Nonostante l’evidenza forense mostri che vi sia stato un rapporto sessuale tra i due – scrive il giornale – la sua accusatrice avrebbe ripetutamente mentito e gli stessi magistrati non darebbero grande credito alle sue dichiarazioni. I procuratori – scrive ancora il New York Times – avrebbero incontrato ieri i legali di Strauss Kahn, per discutere l’eventuale archiviazione delle gravissime accuse mosse contro di lui. La cameriera che accusa di stupro Strauss-Kahn, sarebbe poi legata a non meglio precisate “attività criminali, tra cui traffico di droga e riciclaggio di denaro”, afferma il New York Times, citando fonti vicine all’inchiesta.

Lisa Friel, da 10 anni capo dell’unità per i crimini sessuali della procura distrettuale di Manhattan, ha lasciato il suo incarico, proprio nel giorno in cui è arrivata la clamorosa svolta nell’inchiesta più importante dell’unità, quella a carico dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale. Nessun riferimento è stato fatto ai motivi che hanno spinto la Friel – che era presente in aula per la procura nella prima udienza del caso Strauss Kahn – a lasciare l’incarico che ora passerà a Martha Bashford, attuale capo dell’unità forensica e dei “cold case”.

Anche gli avvocati dell’ex ministro francese non si sbilanciano: Benjamin Brafman non ha voluto fare commenti sul ruolo di Friel nel caso, ma ha avuto parole di apprezzamento per la collega, “che ho sempre considerato un procuratore intelligente ed esperto”. Alla procura di New York dal 1983, la Friel è stata anche protagonista di un recente documentario realizzato da Hbo sull’unità che combatte i crimini sessuali.

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