Palazzi: “L’Inter meritava la B”. Moggi: “Altro che onesti”

di Antonio Taglialatela

Stefano PalazziIl mondo del calcio italiano, ancora non del tutto ripresosi dallo scandalo scommesse,deve fare i conti ancora una volta con la questione Calciopoli, che dopo cinque anni, non sembra trovare una definitiva fine.

A scuotere gli ambienti ci ha pensato il procuratore federale Stefano Palazzi grazie alla sua relazione riguardante la prescrizione di innumerevoli serie di violazioni disciplinari commesse in intercettazioni telefoniche nella stagione 2004-2005 e sfuggite alla autorità giudiziaria e conseguentemente a quella sportiva nel 2006. In particolare il procuratore si scaglia contro l’Inter e contro il suo ex presidente defunto Giacinto Facchetti, accusato di avvicinamento ai disegnatori Bergamo e Pairetto e quindi di “illecito” riportando come le telefonate avvenivano sempre in corrispondenza delle partite che riguardavano la terna arbitrale che avrebbero diretto le gare dell’Inter.

Quindi Palazzi nel suo dossier di 24 pagine oltre ad accusare l’Inter di responsabilità “diretta e presunta”, continua dicendo che il fine era quello di “assicurare un vantaggio in classifica in favore della società Internazionale, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione dei principi di alterità, terzietà, imparizalità e indipendenza in violazione del pre vigente articolo 6 del codice di giustizia in vigore all’epoca e oggi sostituito dall’articolo 9″.

In poche parole, queste telefonate (andate in prescrizione e quindi quasi non più giudicabili) se ascoltate nel 2006, avrebbero fatto in modo che l’Inter fosse accusata di non aver rispettato i due articoli in questione (1 e 6), pena la retrocessione in serie B con la Juventus. Dure ancora una volta le parole di Moggi: “A noi vogliono radiarci per la violazione dell’articolo 1, l’Inter ha oltrepassati i limiti con l’articolo 6, che è anche più grave. Non credo proprio che la cosiddetta ‘banda degli onesti’, possa ancora chiamarsi così” e continua dicendo che “l’illecito dell’Inter non mi sorprende, e sono contento che dal processo di Napoli sia almeno emersa qualche verità. Non ho alcuna sensazione di rivincita, ho solo la voglia e il desiderio di difendermi”. Ancora una volta la vicenda Calciopoli, quindi, desta sempre più scalpore e, da amanti e seguitori di calcio, ci aspettiamo una degna conclusione della vicenda anche se i colpi di scena sono dietro l’angolo.

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