Alfano segretario politico del Pdl: “Deve essere partito degli onesti”

di Redazione

Berlusconi e AlfanoROMA. “Angelino, devi essere tu a impegnare le tue giovani forze al servizio di tutti noi”. Pochi minuti dopo l’apertura dei lavori, in anticipo sul programma del Consiglio nazionale del Pdl, a Roma, Silvio Berlusconi nomina Angelino Alfano segretario politico del partito.

“Non ho dubbi che Alfano sia la persona giusta. Non ho sentito mai nessuna voce contraria alla decisione di eleggerlo segretario. Alfano non è una persona menzognera” dice Berlusconi. E chiede con un colpo a effetto di evitare le “burocrazie interne” – ovvero un’elezione che prevede i due terzi dei voti -, nominando l’attuale ministro della Giustizia per acclamazione: “Io da presidente e fondatore del partito vi propongo l’elezione di Alfano con questo applauso’, a “suffragio generale” afferma il premier. Quindi, la standing ovation e il lungo battito di mani con cui i consiglieri dicono sì al neo-segretario. Con una sola breve interruzione, da parte del coordinatore nazionale Denis Verdini, per illustrare la modifica statutaria necessaria per l’elezione, approvata con un solo voto contrario.

Dura oltre mezz’ora il primo intervento del segretario-politico. Una sorta di manifesto su come dovrà essere il “nuovo” Pdl cui, però, si accompagna subito la conferma della leadership di Berlusconi: “Rivincerà le elezioni del 2013. Non abbiamo bisogni di lasciti ed eredità” assicura Alfano. Quindi, il progetto: “Costruiremo tutti insieme un grande partito, la prospettiva è quella del Ppe”. E le strategie: unità e recupero dei moderati. “Dobbiamo fare un partito serio” esorta Alfano, sottolineando la necessità di “un meccanismo semplice di regole e sanzioni”. “Non è possibile – spiega – che uno cui non piace il candidato sindaco del Pdl si fa una lista “Coca cola” e si candida da solo. Se vuole farlo, poi continua fuori dal Pdl”. Poi il discorso sul “popolo dei moderati italiani, che non se ne è andato a sinistra, è lì in attesa che noi diamo loro nuove buone ragioni per votarci”.

Per recuperarlo, “propongo una grande costituente popolare con chi è disponibile a camminare su questa strada e per questo progetto. – annuncia il segretario – Ora verranno fatte subito interviste a esponenti del centro politico per chiedere qual è la loro risposta”. Infine, anche un’ammissione sui mali del partito: il Popolo della libertà deve essere il partito degli “onesti”, esorta Alfano, perché se è vero – dice – che Berlusconi è un “perseguitato dalla giustizia”, “non tutti gli altri lo sono”.

Il Consiglio nazionale è stato anche un’occasione per Berlusconi per rassicurare sulla stabilità della maggioranza (“Siamo una grande forza politica, la prima in Italia, siamo al 30%”) ed elencare le priorità del governo. Le intercettazioni, prima di tutto. “Non è un Paese civile quello in cui i cittadini quando alzano il telefono debbono temere che la conversazione sia violata per poi andare sui giornali o in tv. Io credo che tutti gli italiani sentano questa compressione della libertà, libertà che è la nostra religione. – sostiene il premier – Ecco perchè presto approveremo la legge”. Riforma della giustizia e più poteri al governo attraverso la modifica della relativa legge costituzionale, gli altri progetti elencati. Per il primo, in particolare, Berlusconi ribadisce che si tratta di un provvedimento “indispensabile”, da realizzare “al più presto”.

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