ROMA.La Camera ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità sul testo della legge sull’omofobia presentate da Udc, Lega e Pdl.
Le pregiudiziali sono passate con 293 sì, 250 no e 21 astenuti. Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, si è astenuta mentre tutto il governo ha votato a favore. Contro le pregiudiziali hanno votato Pd, Idv e Fli e, in dissenso con il Pdl, Santo Versace, mentre si sono astenuti Claudio Scajola e altri 17 deputati del Pdl. In base al regolamento di Montecitorio, come ha spiegato il presidente Gianfranco Fini, una volta approvate le pregiudiziali, “la proposta di legge si intende respinta”. Il testo mirava a introdurre l’aggravante di omofobia nei reati penali.
“Se avessi potuto votare come un semplice deputato, avrei votato convintamente contro le pregiudiziali di costituzionalità”, ha commentato Fini. Il voto è avvenuto a poco meno di due anni dalla prima bocciatura della legge. Nello scorso maggio la commissione Giustizia bocciò due tentativi di mediazione cui aveva lavorato la deputata del Pd Anna Paola Concia, la quale in aula ha detto che “la maggior parte del Parlamento oggi ha scelto di stare dalla parte dei violenti e non delle vittime delle violenze e delle discriminazioni”. Secondo il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, questo voto “è una vergogna, una delle pagine più brutte e spero che non passi inosservata”.
Per Rocco Buttiglione (Udc), la norma bocciata avrebbe “sanzionato in maniera diversa rispetto allo stesso reato commesso contro un eterosessuale”. Carolina Lussana (Lega Nord) ha affermato che il disegno di legge respinto offriva “una protezione privilegiata alla persona offesa in ragione del proprio orientamento sessuale e in particolare discrimina fra chi subisce forme di violenza”.
“Mi sono astenuta perché, pur non condividendo alcuni passaggi della proposta di legge presentata dal Pd, avrei preferito che si arrivasse alla discussione nel merito del provvedimento, per migliorarlo”, ha spiegato Mara Carfagna.
A titolo personale, Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, ha affermato che “la Camera ha perduto un’occasione per dare un contributo positivo al contrasto di ogni discriminazione a sfondo sessuale”. Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl della Camera: “Consideriamo i gay cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato”.
Per Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della Regione Puglia, “ancora una volta questo Parlamento si mostra incapace di capire ciò che accade nella società e si chiude nel proprio cuore di tenebra”.