ASCOLI. Melania dovrà sparire dalla mia vita. A scriverlo era Salvatore Parolisi, una settimana prima della scomparsa e poi del ritrovamento del cadavere della moglie.
I messaggi erano quelli che Salvatore scambiava periodicamente con la sua amante, Ludovica, sul social network facebook. Profilo che Parolisi aveva aperto con uno pseudonimo e cancellato il giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Melania. Si aggrava sempre più, dunque, la posizione del giovane militare già detenuto nel carcere di Marina del Tronto accusato dellomicidio della moglie. Dalle conversazioni emerse tra Parolisi e la sua amante che gli inquirenti sono riusciti a recuperare, risulta chiara non solo la pressione della giovane soldatessa sul Parolisi affinché lasciasse la moglie, ma soprattutto la volontà di Parolisi di lasciare Melania al massimo entro una settimana.
Non accetto che continui a vivere con lei, devi fare le valigie e andartene eavviare la cosa in maniera legale senza se e senza ma, scriveva Ludovica. Massimo una settimana poi Melania dovrà sparire dalla mia vita, mi rendo conto solo adesso di aver dato troppo affetto e riconoscenza a questa donna che alla fine non amo, rispondeva Salvatore.
Dopo la prima notte trascorsa in carcere, Parolisi siè avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Difeso dagli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti, il caporal maggiore dellEsercito continua a proclamarsi innocente. Al momento resta lunico indagato per lomicidio della moglie, avvenuto nella pineta di Ripe di Civitella nel teramano. Sul corpo della 29enne sono state inferte circa 33 coltellate, di cui alcune avvenute quasi sicuramente post mortem per depistare le indagini.